Telepass, non passare se non suona il secondo “bip”: ecco perché

Quando una forma di strumento tecnologico diventa particolarmente diffuso da diventare totalizzante nei termini, arrivando a definire una funzione in particolare, ciò sta a significare che si tratta di un prodotto di successo. Telepass può senz’altro essere considerato tale, merito di un’intuizione risalente alla seconda metà degli anni 80: da anni l’Italia si era completamente uniformata dal punto di vista automobilistico ed era nato il problema delle code sopratutto sugli sbocchi autostradali: Telepass rappresenta una tecnologia che funziona tramite abbonamento e che dal punto di vista pratico è cambiato poco rispetto al passato. Il sistema infatti permette di eludere le code che si formano ai caselli autostradali, che solitamente richiedono di fermarsi e pagare “fisicamente” il pedaggio, mentre Telepass permette l’automatizzazione del pagamento attraverso l’abbonamento, che utilizza un dispositivo dotato di transponder che comunica con il casello adibito. L’avvenuto “passaggio” viene segnalato con due suoni acuti, due “bip”.

Telepass, non passare se non suona il secondo “bip”: ecco perché

I due suoni caratterizzano infatti l’avvenuta comunicazione, il primo viene eseguito quando il casello “riconosce” il proprio dispositivo, mentre il secondo evidenzia l’avvenuta “transazione”. Se il secondo bip non viene eseguito, questo è sintomo di una mancata comunicazione tra l’impatto ottico e il proprio dispositivo Telepass. Non bisogna mai “gettarsi” e passare in questa circostanza visto che può essere rischioso per l’incolumità del casello ma anche della vettura in quanto la sbarra può non alzarsi in tempo. Inoltre l’avvenuto pagamento può portare ad una multa da 85 a 338 euro.

Conviene invece fermarsi e premere l’apposito pulsante rosso presente sempre nei paraggi del casello adibito: questo segnala il problema (che può essere causato da un malfunzionamento dello stesso, oppure ad esempio la batteria scarica del nostro “box”) all’addetto che provvede manualmente al calcolo della transazione. Non bisogna mai procedere in retromarcia per cambiare corsia in quanto questo è vietato dal codice della strada: anche in questo caso può essere configurata una sanzione amministrativa da 430 a 1.731 euro e la perdita di 10 punti della patente.

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