Gli animali non vanno mai lasciati soli a casa in estate: ecco perché

La maggior parte delle persone che vivono con un cane o gatto è costretta a lasciarli soli in casa per certi periodi di tempo, e quando si torna a casa è bello essere accolti dal proprio amico a quattro zampe che ti fa le feste o le fusa. Può capitare, però, che il ritorno a casa non sia del tutto piacevole. Ebbene, ogni volta che lasciamo il nostro animale solo in casa, quest’ultimo potrebbe davvero soffrirci.

Sindrome da abbandono

Il cane soprattutto, una volta lasciato da solo inizierà a provare un forte senso di tristezza. I cani sono animali socievoli e vogliono condividere ogni singolo momento della loro vita con le persone più care. Se vengono lasciati da soli per tanto tempo, inizieranno a sonnecchiare sempre di più. Quando si renderà conto della vostra assenza, comincerà ad essere nervoso. A questo punto, i cani che soffrono di ansia di separazione possono cominciare a fare il loro male: piangere, abbaiare, rovinare oggetti e persino urinare.

Come possiamo abituare il nostro cane a rimanere solo?

Prima di tutto è bene abituare il cane fin da piccolo al distacco, procedendo con piccole assenze per poi aumentarle. Ad esempio lasciatelo solo per 5 minuti, poi 10, poi mezzora. Fate attenzione, quando tornate da lui non mostrate troppo entusiasmo in modo che recepisca la vostra assenza come normalità. L’abitudine è importante. Cercate di uscire inizialmente sempre agli stessi orari e con le stesse modalità.  Poco prima di uscire, e qui lo ammetto sbaglio anche io, niente frasi tipo “ciao piccolino, torno preso” e via poi di tanti baci e carezze.. Se non diamo peso al nostro andare via, per lui sarà più facile il momento del distacco.

Bisogna punire il cane quando fa danni in casa?

È inutile punire il cane se il danno è stato fatto. Certo, a volte è molto difficile mantenere la calma quando una sedia costosa è completamente distrutta: la punizione non sarà però efficace per il futuro. Infatti, il tuo cane assocerà la punizione al ritorno del padrone e non ai danni da lui creati, portando il cane ad avere reazioni di paura ogni volta che il suo umano torna a casa. Se il cane fa danni, una volta rientrati bisognerà semplicemente ignorarlo. Se non ci sono danni: ci congratuliamo con lui abbondantemente, ma solo dopo aver rispettato un tempo di riposo che rende possibile non associare la ricompensa al ritorno, ma al suo buon comportamento. Questo deve essere fatto dopo assenze molto brevi, in modo da rendere la relazione immediata tra le carezze e il suo buon comportamento.