Da sempre lo Stato ha un concreto interesse a regolamentare e “tenere sott’occhio” lo stato finanziario ed economico dei contesti familiari, sia per motivazioni pratiche (basti pensare, senza andare troppo lontano, all’annosa problematica del catasto, che necessita una riforma da parecchi decenni), fino a ragioni politiche. In un contesto di crisi sempre più ramificato e approfondito, le misure di assistenzialismo (come gli ammortizzatori sociali), costituito da forme di bonus ed agevolazioni varie hanno l’obiettivo di agevolare la condizione economica delle fasce meno abbienti di popolazione. Ecco perchè uno strumento come l’ISEE risulta essere così indispensabile ed “impattante” per la popolazione in generale.
ISEE, calcolarla in modo facile e veloce è possibile: ecco come
Ma cos’è l’ISEE? Si tratta di uno strumento, costantemente sottoposto a “modifiche” e revisioni, che attraverso un calcolo approfondito che prende in esame i vari redditi, le caratteristiche ed il numero di componenti del nucleo familiare, sviluppa un valore che fornisce un’indicazione precisa della situazione economica del contesto familiare. L’ISEE è costituito dall’ISE, valore del reddito complessivo del nucleo familiare più il 20% del patrimonio mobiliare e immobiliare. Questo valore viene diviso in rapporto alla scala di equivalenza, determinata ad esempio dal numero di componenti e dalla loro condizione (se sono anziani, disoccupati o disabili ad esempio).
Per ottenere l’ISEE si fa ricorso alla Dichiarazione Sostituiva Unica, che effettua il calcolo attraverso la presentazione dei seguenti documenti di ogni membro del nucleo familiare.
- codice fiscale dei componenti il nucleo familiare;
- documento d’identità;
- Eventuale contratto d’affitto e copia dell’ultimo canone versato;
- saldo contabile dei depositi bancari e postali;
- dichiarazione dei redditi;
- Certificazione unica dei redditi;
- estratti conto con giacenza media annuale dei depositi bancari e postali al 31 dicembre del secondo anno precedente
- eventuali titoli posseduti
- dati patrimonio immobiliare così come risultanti da visura catastale;
- eventuale contratto di assicurazione sulla vita.
Solitamente si fa ricorso ai vari Caf / Patronato diffusi in tutto il paese, ma è anche possibile presentare tutta la documentazione direttamente dal sito dell’INPS: è inoltre possibile effettuare un calcolo tramite una “simulazione” messa a disposizione dal portale stesso, attraverso questo indirizzo.