Se sei in Sicilia devi assolutamente visitare questo castello meravigliso

La Sicilia è una delle mete più scelte non quando si tratta di mare e spiagge, ma anche quando vogliamo parlare di storia, arte e bellezza. Fra i castelli più visitati e più conosciuti della Sicilia, vi è il castello di Donnafugata, in provincia di Ragusa. Ma qual è la storia meravigliosa che sta dietro al castello?

Un castello in piena campagna

Cosa ci fa un castello situato in piena campagna ragusana? Solo una volta conosciuta la storia del castello di Donnafugata si possono scoprire i misteri, le leggende e le curiosità che questo castello ha da raccontare. La posizione del castello originale è rimasta quella attuale. E’ sempre stata considerata come una posizione puramente strategica. Nel corso della storia, il castello è stato utilizzato con degli scopi puramente difensivi. Nel corso dei secoli poi è diventato una dimora per personaggi illustri della storia della Sicilia. Secondo diverse fonti, fu attorno al Quattrocento che nacque l’appellativo di “Donnafugata”.

Un labirinto nel castello

All’esterno del castello vi è un parco meraviglioso e ampio. Questo, oltre ad ospitare diverse specie vegetali, grotte artificiali, un tempio e delle zone ristoro, vi è un vero e proprio labirinto. Corrado Arezzo, oltre ad essere famoso per la sua ricchezza, era celebre per il suo spiccato senso dell’umorismo. Una delle cose che faceva era quella di intrattenere i suoi ospiti ma godeva ancora di più, quando riusciva a riservargli loro degli scherzi. Uno degli esempi lampanti fu il labirinto del castello di Donnafugata, addirittura difeso da un soldato in pietra all’ingresso. Ma anche altri scherzi allietavano le giornate degli ospiti al castello. Si dice che su alcuni sedili, il Barone fece impiantare degli irrigatori in grado di spruzzare dell’acqua al malcapitato che si sarebbe seduto sulla sedia. Un altro ancora era quello di far scavare delle tombe al limite del suo parco, in modo tale che le fanciulle, una volta rimaste impaurite, sarebbero corse fra le sue braccia. Insomma, un barone giocherellone e donnaiolo.

Le leggende dell’origine del nome

Il nome Donnafugata ha sempre attirato l’attenzione di coloro che decidono di visitare questo splendido castello. L’origine rimarrà per sempre un mistero, ma le leggende hanno contribuito a delimitare una storia. Nel corso del tempo, due leggende hanno segnato la storia dell’origine del nome. Entrambe sono ambientate a Ragusa. Una di queste risale al Quattrocento, quando Martino I d’Aragona regnava in Sicilia insieme alla moglie Bianca di Navarra. Il braccio destro del Re era proprio Bernat Cabrera, che abitava a Donnafugata e che, alla morte del sovrano, decise di sposare la vedova. Lei rifiutò la proposta. Il conte, per mezzo del suo esercito, la perseguitò e la fece rinchiudere nel Castello di Donnafugata. La regina, ormai vedova, riuscì a fuggire a Catania e poi a Palermo, dove ordinò l’arresto di Cabrera. Da qui una prima ipotesi sull’origine del nome “Donnafugata”: una donna scappata via dal castello.