Allerta febbre del Nilo: ecco i sintomi e come evitarla, parla il virologo

Nel periodo pandemico, lottando costantemente con il covid ci si dimentica che al mondo esistono purtroppo altri virus e malattie rare. Difatti il virus che sta spaventando ultimamente il pianeta è la cosiddetta febbre del Nilo. Questa è una malattia contagiosa trasmessa dalla puntura di zanzare.

Allerta febbre del Nilo: ecco i sintomi e come evitarla, parla il virologo

Originata dal virus West Nile, l’infezione decorre spesso senza causare alcun sintomo, ma, in alcuni casi, può dare origine a disturbi simil-influenzali che permangono qualche giorno.

Saltuariamente, soprattutto nelle persone debilitate, la febbre del Nilo può complicarsi in forme neurologiche gravi che possono rimanere esiti permanenti o possono specificare il decesso del paziente.

Dove si trova principalmente

Attualmente, il virus West Nile è sparso nelle regioni temperate e subtropicali di Africa, Asia occidentale, Europa, Australia ed America. In Italia, il primo focolaio di febbre del Nilo ci fu nella tarda estate del 1998 in Toscana.

Poi dal 2008, la circolazione del virus West Nile è stata comunicata ogni anno nelle persone, negli animali e nelle zanzare, in diversi territori italiani. La febbre del Nilo è trasmessa alle persone e agli animali, solitamente equini e uccelli, attraverso la puntura di zanzare infette. L’infezione non si trasmette, invece, da persona a persona. La maggior parte delle persone colpite da questa forma di febbre del Nilo guariscono totalmente, tuttavia lo stato di debolezza e affaticamento può persistere per settimane o mesi.

Specialmente negli anziani, nei bambini molto piccoli, nelle persone immunodepresse o affette da alcune patologie come tumori, diabete, ipertensione e malattie renali, sono possibili prove più gravi, quali meningite, encefalite e paralisi flaccida. Nella maggior parte dei casi, i sintomi spariscono da soli dopo pochi giorni o qualche settimana. Nei casi più gravi è essenziale, invece, il ricovero in ospedale, dove i trattamenti sintomatici includono la somministrazione di fluidi intravenosi e la respirazione assistita.

Non esistendo ancora un vaccino efficace, la prevenzione dell’infezione da virus West Nile è basata sostanzialmente su interventi per il controllo ambientale dei vettori e su misure di prevenzione comportamentale. Quindi bisogna stare attenti nella nostra routine giornaliera ed evitare di fare cose che possono attivare le zanzare. Insomma dobbiamo proteggerci dalle zanzare per evitare di poter prendere questa malattia.