Poche valute monetarie possono vantare una storia così lunga, tortuosa ed interessante come la sterlina, che probabilmente quella più antica del vecchio continente. Il primo utilizzo risale al medioevo, un contesto di “assestamento” ed espansione per la Corona britannica, e il decorso della sterlina (chiamata pound in lingua originale). Orgoglio e vanto della Corona, la sterlina più pregiata è indubbiamente quella d’oro, chiamata sovrana (sovereign in inglese), a causa del volto del sovrano di turno che capeggia su (quasi) ogni moneta.
Emissioni d’oro
Le sovrane moderne sono sopratutto monete da investimento, dotate di purezza particolamente alta (22 carati, pari al 92% di oro, deciso a partire dal 16° secolo lo standard delle monete d’oro (oggi chiamato crown gold, utilizzato anche negli Stati Uniti). Le sterline d’oro sono state prodotte in buona quantità fino al Seicento, quando la zecca le ha sostituite per circa due secoli con altre emissioni. A partire dal 1817, la Corona decise di sviluppare nuovamente questa moneta sotto una nuova foggia che è rimasta almeno esteticamente simile a quella che viene realizzata ogni anno dalla Royal Mint (la zecca reale). La produzione è ritornata ad essere particolarmente attiva dalla fine del secondo conflitto mondiale.
Questa sterlina d’oro del 1980 vale una fortuna: “pazzesco”
Non tutte le sovrane sono uguali: alcune edizioni risultano essere particolarmente rare, ad esempio quelle legate a contesti ed “anniversari” importanti per il Regno Unito. Continuano ad essere monete da investimento, e da alcuni decenni hanno acquisito un valore monetario ufficiale. Dal 1953 è ovviamente la sovrana Elisabetta II ad essere la “protagonista” su queste monete. Una moneta del 1980, che reca il suo volto di profilo come da tradizione. Una moneta sovrana di questo anno particolare può avere un valore variabile tra i 430 ed i 690 euro anche se in molti casi l’intento di chi decide di acquistare una di queste emissioni è di guadagnarci con il passare del tempo.