Allarme residui fissi: controlla questo valore nelle bottiglie di acqua

I residui fissi sono un valore presente in tutte le bottiglie d’acqua che spesso non viene considerato dai consumatori. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), fino al 50% delle persone a livello globale potrebbe bere acqua contaminata da arsenico e fluoruro. Per questo motivo, l’uso della filtrazione a residuo sta diventando sempre più importante per i proprietari di casa.

E quando si tratta di comprare le bottiglie di acqua al supermercato? In questo caso, dobbiamo essere noi a imparare a leggere in maniera corretta le etichette. Troviamo la dicitura residuo fisso calcolata in ml/l. che corrisponde alla quantità di minerali residui nella bottiglia di acqua dopo l’evaporazione standard a 180°C.

La classificazione varia in base al tipo di acqua. Le acque minerali devono avere un residuo fisso compreso tra i 500 e i 1500 mg/l, sebbene quelle molto minerali hanno un importo più alto. Le acque oligominerali hanno un tetto pari a 500 mg/l mentre le acque poco mineralizzate ne contengono un massimo di 50 mg/l per litro.

L’importanza dei minerali

Come ben sappiamo i minerali sono importanti per il nostro organismo in quanto coordinano la maggior parte delle funzioni organiche. Il sodio, per esempio, regola la pressione osmotica. Il potassio controlla la maggior parte delle funzioni dei nostri sistemi principali. Il calcio è nutrimento per le ossa e, infine, il magnesio è un attivatore delle proteine.

I nitrati sono un altro fattore da valutare soprattutto quando l’acqua è destinata al consumo dei bambini e dei neonati. Nelle bottiglie di acqua che compriamo di solito al supermercato non c’è un’alta presenza di questo tipo di sostanze però vanno a sommarsi a quelle presenti in molti alimenti. Pertanto, dobbiamo fare attenzione a non consumarne troppe.

I limiti accettati dall’OMS sono 10 mg/L nelle acque specifiche per l’infanzia e 45 mg/L per le acque minerali tradizionali. Tutti i micronutrienti elencati sono presenti nell’acqua ma se eccediamo con il loro consumo possiamo causare dei gravi sbilanciamenti funzionali. E dobbiamo fare attenzione anche al consumo dell’acqua domestica che potrebbe contenere residui fissi in quantità ben maggiori.

I pericoli dei residui fissi

L’acqua potabile con un alto tasso di residuo fisso significa che contiene un alto livello di minerali come quelli elencati precedentemente. In questo caso, come succede per le acque di uso domestico che esce dai nostri rubinetti di casa, si parla di acqua dura. Quindi, quando sentiamo parlare di acqua dura sappiamo che consumando quel tipo di acqua potremmo eccedere con il consumo dei micronutrienti essenziali.

La presenza di minerali nell’acqua può causare problemi di salute, come disturbi gastrointestinali, nausea, crampi addominali e diarrea. Quando questi minerali entrano in circolo nel nostro organismo, possono causare problemi di salute ancora più gravi. In rari casi, può provocare calcoli renali i quali devono essere asportati tramite un’operazione chirurgica.

I pericoli del residuo fisso nell’acqua potabile domestica hanno portato molti esperti a sconsigliare la filtrazione dell’acqua a residuo fisso. In particolare, il sistema più adottato è quello dell’osmosi inversa, i quali utilizzano una pompa ad alta pressione per filtrare l’acqua attraverso una membrana semipermeabile.