Allerta canone RAI, situazione pazzesca: ecco cosa succede

Il canone RAI è l’odiatissima tassa che gli italiani pagano per usufruire del servizio nazionale in ambito televisivo. Negli ultimi anni questo particolare contributo è stato addebitato alla bolletta della luce per cui anche chi non possiede un televisore si è trovato costretto a pagare il canone. Ci sono stati diverse discussioni in merito ma nulla di fatto è cambiato.

Il contributo annuale è pari a 90 euro che possono essere pagati in un’unica soluzione, in due pagamenti semestrali che devono avvenire obbligatoriamente il 31 gennaio e il 31 luglio, oppure in quattro rate. In quest’ultimo caso le date di scadenza da considerare sono il 31 gennaio, 30 aprile, 31 luglio e 31 ottobre. L’importo, in questo caso, è di 23,93 euro a rata.

Cosa si dice per il canone RAI

La RAI non prende neanche in considerazione il mancato pagamento del contributo statale ma anzi sottolinea le metodologie che coinvolgono tutti i fruitori. In particolare, consiglia ai contribuenti di pagare il canone tramite il versamento con il modello F24 da fare obbligatoriamente entro la fine del mese di gennaio, ossia entro il 31 gennaio. Ciò è riservato a chi non ha nessun componente familiare che è tenuta al versamento del canone ma ha comunque un contratto per l’energia elettrica di tipo domestico-residenziale.

E se acquistiamo un televisore a metà anno? In questo caso specifico, il codice tributo da usare nel modello F24 è TVRI. E il contributo dovrà essere corrisposto nel mese in cui si ha di fatto il televisore. O quello in cui se ne registra il possesso ma di fatto non si ha materialmente la televisione. Si trova all’interno della Circolare numero 45/E relativa all’anno 2016 di compilazione, in data 30 dicembre.

In pratica, possiamo riassumere i contributi da pagare nel seguente schema, considerando il pagamento mese dopo mese:

  • gennaio, 10 rate da 9 euro;
  • febbraio, 9 rate da 9,98 euro;
  • marzo, 8 rate da 9,65 euro;
  • aprile, 7 rate da 9,98 euro;
  • maggio, 6 rate da 10,43 euro;
  • giugno, 5 rate da 11,05 euro;
  • luglio, 4 rate da 11,99 euro;
  • agosto, 3 rate da 13,55 euro;
  • settembre, 2 rate da 16,67 euro;
  • ottobre, 1 rata da 26,04 euro.

E gli altri mesi? Secondo la legge e la normativa nazionale si attiene quanto segue: “Ai sensi dell’articolo 4 del RDL n. 246/1938 l’obbligo di pagamento inizia – a decorrere dal mese in cui ha avuto inizio la detenzione dell’apparecchio e per quanti sono i mesi dell’anno in corso mancanti per arrivare al 31 dicembre -“.

È bene ricordare, inoltre, che ai sensi del secondo comma dell’articolo 1 del RDL n. 246/1938, la detenzione di un apparecchio televisivo è presunta nel caso in cui esista un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la sua residenza anagrafica. Ciò significa che se paghi una bolletta di energia elettrica sei tenuto a pagare anche il canone RAI.

Dal 2023

Dal decorrere del prossimo anno, ovvero nel 2023, il canone RAI ritornerà a essere un contributo autonomo. In pratica si potranno eliminare così gli oneri impropri nel caso delle voci di impresa. Pare infatti che si ritornerà a pagare con il bollettino postale con le rate sopra elencate ma non si hanno ancora notizie ufficiali. Dovremo attendere la formazione del nuovo Governo per avere delle notizie ufficiali.