NON piantare la menta se non hai valutato questa cosa fondamentale

La menta è una pianta perenne, rustica o semi perenne a seconda delle specie e ne esistono in natura circa 25-30 specie.

Tutte pressappoco coltivabili allo stesso modo, ed abbiamo già avuto modo di vedere come, in termini di esigenze nutrizionali, esigenze ambientali e conservabilità, si coltiva la menta. 

La sua diffusione va dall’ Europa, all’Asia, all’Africa, senza particolari problemi di acclimatazione, la si può trovare tra gli incolti, lungo i sentieri, in terreni freschi e/o umidi.

Prima di comprare questa pianta però, dobbiamo sapere che attira molti insetti. Infatti spesso, viene attaccata da afidi, mosche bianche e lumache.

NON piantare la menta se non hai valutato questa cosa fondamentale

Come stavamo dicendo, la menta attira a se molti insetti, come ad esempio le lumache. La caratteristica principale di questi insetti, è quella di possedere un piede muscoloso, attraverso il quale riescono a muoversi ma strisciando.

Dal piede fuoriesce costantemente muco, che quando secca da origine alla cosiddetta macchia argentea, segnale che allerta della loro presenza sulla pianta.

Per potersi portare a maturazione un individuo di questa specie impiega circa 1 anno. Prediligono luoghi umidi e freschi di orti, giardini e frutteti, meglio se vicino ai corsi d’acqua, nei boschi.

La loro alimentazione si muove tra un vegetariano ed un carnivoro, meglio definirlo onnivoro, mangia piccoli insetti, lombrichi e vegetali.

La loro attività è maggiore nelle ore buie, durante la notte, meglio se piovose e nebbiose, nelle ore di luce si riparano in zone d’ombra, sotto le foglie o ai piedi delle piante.

Preferiscono sferrare il loro attacco sulle foglie, ovviamente quelle più succulente e oltre alla menta attacca mela, fragola, carciofo, pioppi, conifere, la medica, pomodori, la motivazione, per quest’ultima, sta nel fatto che i frutti sono più vicini al terreno e per questo facilmente attaccabili.


La menta viene attaccata anche da afidi e mosca bianca, i quali sono molto pericolosi per la pianta. In questo caso si deve intervenire chimicamente per cercare di salvarla. Anche per gli afidi vale la stessa cosa, si deve intervenire in fretta, dato che si riproducono molto velocemente, dopodiché non si può fare più niente per la pianta.