Eccezion fatta per gli “addetti ai lavori”, il contesto burocratico in senso generale, ma sopratutto quello italiano, risulta essere percepito come qualcosa di complesso, oscuro, e volutamente difficile da capire. La burocrazia, ossia una delle parti “attive” dello stato risulta comunque indispensabile e rispetto al passato siamo comunque portati a diverse semplificazioni, attraverso l’opera dei vari uffici come i Caf/Patronati e dei siti web della pubblica amministrazione. Uno degli strumenti più richiesti quando c’è bisogno di dimostrare la propria condizione economica, ad esempio per usufruire di bonus, agevolazioni e sconti concepiti dallo stato, è indubbiamente l’ISEE, uno strumento sempre più diffuso.
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Cosa serve per fare ISEE 2022? Ecco la guida facile e veloce
Nell’epoca delle agevolazioni e dei bonus, sempre più cittadini hanno bisogno di evidenziare la propria condizione economica. L’ISEE, ossia l’indicatore della situazione economica equivalente è una forma di “calcolo finale”, che si ottiene presentando la documentazione completa, inerente ai redditi, patrimoni e condizioni sociale di ogni componente del nucleo familiare. L’ISEE è formalmente costituito dall’ISE, ossia il calcolo della situazione economica unita ad una serie di maggiorazioni, influenzate dall’eventuale disoccupazione, inabilità e disabilità, oltre che dal numero dei componenti del nucleo familiare.
L’ISEE viene ottenuto presentando la DSU, la dichiarazione sostitutiva unica, che richiede ogni documento sia del dichiarante che di ogni componente:
- Carta di identità in corso di validità del richiedente;
- Tessere sanitarie con codice fiscale di tutti i componenti il nucleo familiare del richiedente, compreso quest’ultimo;
- Stato di famiglia;
- Eventualmente, certificati comprovanti lo stato di invalidità del dichiarante o dei componenti;
- Copie delle dichiarazioni dei redditi (Modello 730/2021, Modello Redditi PF/2021, CU 2021);
- Prospetto del patrimonio netto per i titolari di partita Iva e per i lavoratori autonomi in genere;
- Valore polizze assicurative sulla vita con valore di riscatto;
- Saldo e giacenza media di libretti, conti correnti e carte di debito e credito al 31 dicembre 2020 (se chiusi prima del 31 dicembre 2020, saldo alla data di chiusura);
- Libretti e numero di targa di auto,moto sopra i 500 cc e imbarcazioni possedute alla data di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica);
- Assegni periodici erogati ai figli nel corso del 2020 o percepiti dall’ex coniuge;
- Assegno di mantenimento erogato o percepito all’ex coniuge;
- Visure catastali degli immobili posseduti da ciascun componente il nucleo familiare del richiedente compresi quelli posseduti da quest’ultimo;
- Eventuali contratti di affitto registrati con copia degli estremi della registrazine;
- Eventuali quote capitali residue al 31 dicembre 2020, o quota di ammortamento o certificazione bancaria.
Le maggiorazioni vanno a modificare il calcolo con le seguenti percentuali
- 0,35 per ogni ulteriore componente;
- 0,5 per ogni componente con disabilità media, grave o non autosufficiente;
- 0,2 in caso di presenza nel nucleo di tre figli,
- 0,35 in caso di quattro figli,
- 0,5 in caso di almeno cinque figli;
Il calcolo può essere effettuato attraverso il portale dell’INPS, che mette a disposizione anche uno strumento per “simulare” questa operazione, oppure attraverso qualsiasi Caf / Patronato.