Estratto conto contributivo: attenzione a questi errori e omissioni

Abbiamo precedentemente analizzato l’estratto conto bancario, vale a dire quel documento che viene messo a disposizione dall’istituto di credito di appartenenza a cadenza regolare (ma può anche essere richiesto in qualsiasi momento dal titolare del conto) che evidenzia tutte le entrate ed uscite dal proprio conto in maniera dettagliata. Si tratta di uno strumento indispensabile ed è utile anche per “contestare” eventuali errori presenti direttamente alla banca. L’estratto conto contributivo non è qualcosa di concettualmente differente ma si applica, come facilmente intuibile, al proprio apporto di contributi versati presso l’ente adibito, in quasi tutti i casi l’INPS. In buona sostanza è uno strumento, al quale si può accedere direttamente attraverso il portale dell’INPS oppure con l’operato di un qualsiasi Caf/Patronato adibito. Ma cosa succede se risultano alcune omissioni oppure veri e propri errori?

Estratto conto contributivo: attenzione a questi errori e omissioni

Bisogna ovviamente rivolgersi immediatamente al proprio datore di lavoro o al proprio agente adibito al calcolo dei contributi, se ad esempio siamo dei liberi professionisti. Da qualche tempo per diverse figure risulta obbligatorio uno strumento telematico proprio per un calcolo preciso. Se il datore di lavoro non ha versato i contributi è possibile agire direttamente attraverso i contatti presso lo stesso, magari avvalendosi di un agente esterno come un patronato o un consulente del lavoro. Esiste una forma di “prescrizione” pari a 5 anni, entro questa scadenza è possibile comunque “porre rimedio”.

Se invece risulta evidente che il calcolo è stato correttamente evaso ma i contributi non sono presenti, bisogna contattare direttamente l’INPS, telefonicamente al numero 803.164 oppure attraverso il già citato patronato, la cui azione preliminare per comprendere l’entità dell’errore è importante, in quanto i dati presenti sul portale dell’INPS in teoria non sarebbero “applicabili” legalmente. In alcuni casi i contributi mancanti risultano tali solo presso il sito web dell’INPS.

L’importante è agire prima possibile così da evitare brutte sorprese in un secondo momento.

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