Questo albero anti-inquinamento è il migliore da piantare nel 2022: ecco quale

Il migliore albero anti-inquinamento è il bagolaro, una pianta antica diffusa soprattutto nelle zone rurali e abbandonate. Nulla però ci vieta di piantare questo tipo di albero nel nostro giardino. Dobbiamo avere l’accortezza di riservargli uno spazio grande e ampio poiché il bagolaro è una pianta che può raggiungere delle dimensioni notevoli.

Nelle aree urbane, alcuni alberi possono contribuire a mitigare gli effetti dell’inquinamento atmosferico. Per esempio, le ricerche dimostrano che gli alberi filtrano l’aria e rimuovono le tossine nocive dall’ambiente. Alcune specie sono più adatte a svolgere questa funzione rispetto ad altre. Il bagolaro è una di queste specie.

È ampiamente distribuito in Europa, soprattutto nelle regioni meridionali, dove cresce abbondantemente come albero da ombra in arboreti, parchi e giardini. Che cos’è un bagolaro? Il bagolaro è un albero deciduo appartenente al genere “celastrus”. Questo genere comprende circa 10 specie di grandi arbusti o piccoli alberi. Le specie più comuni sono il bagolaro eurasiatico, il bagolaro americano e il bagolaro odoroso. Hanno un’ampia distribuzione e sono comuni anche nelle regioni aride o semi-aride.

Perché piantare un albero anti-inquinamento come il bagolaro

Il bagolaro è un albero versatile che si adatta a un’ampia gamma di condizioni di crescita. È facile da coltivare ed è quindi adatto come albero da ombra nelle aree urbane. Si adatta bene agli ambienti inquinati e può contribuire a ridurre la quantità di anidride carbonica e di altri inquinanti nell’aria.

Gli alberi di bagolaro sono particolarmente efficaci nel rimuovere il protossido di azoto dall’atmosfera. Si tratta di un potente gas serra che contribuisce al riscaldamento globale. Un singolo albero può rimuovere circa 18 chilogrammi di protossido di azoto all’anno. Gli studi dimostrano che nelle aree urbane con un gran numero di alberi di bagolaro i livelli di protossido di azoto si riducono del 60%.

Il protossido di azoto è un composto chimico di azoto e ossigeno. È un gas a effetto serra che contribuisce al riscaldamento globale. Quando viene rilasciato nell’atmosfera, il protossido di azoto viene consumato lentamente dagli effetti della luce solare, per cui si accumula e rimane a lungo nell’atmosfera.

Risulta quindi un’ottima scelta per un ambiente urbano. Può sopravvivere in terreni secchi e sabbiosi. Non richiede molta attenzione e manutenzione e non causa allergie, a differenza del tiglio. Grazie all’elevata resistenza ai parassiti e alle malattie, l’albero anti-inquinamento è semplice da mantenere.

Condizioni di coltivazione del bagolaro

Il bagolaro prospera in diversi tipi di terreno, compresi quelli acidi e alcalini, anche se predilige terreni leggeri, sabbiosi e ben drenati, nonché quelli argillosi. Non è molto esigente in fatto di fertilità del terreno. L’albero cresce meglio in pieno sole, ma può tollerare l’ombra parziale.

I periodi migliori per la messa a dimora sono la primavera e l’autunno, quando il terreno è umido. Quando è giovane, l’albero di bagolaro deve essere protetto dai venti forti. Il primo anno dopo l’impianto, le annaffiature devono essere frequenti. L’albero di bagolaro può essere potato in primavera, quando la linfa sta salendo. È un albero longevo e si prevede che possa vivere fino a 100 anni.