Pensione anticipata: ecco quali requisiti servono per richiederla

Fino a non troppi anni fa percepita come qualcosa di “normale”, una sorta di “ricompensa” dopo una vita lavorativa spesa con abnegazione, la pensione oggi rappresenta a tratti un miraggio o comunque qualcosa che risulta essere sempre più difficile da “raggiungere” e conquistare. Le motivazioni che possono spiegare questo cambiamento di rotta sono molteplici, e non risultano tutte risolvibili anche nel lungo periodo. Instabilità lavorativa, età media sempre più elevata, la “fuga dei cervelli” che è divenuta oramai celebre, sono solo alcuni dei fattori che hanno portato a numerose politiche che hanno favorito la pensione anticipata.

Pensione anticipata: ecco quali requisiti servono per richiederla

Anche oggi la situazione legata alla possibilità di andare in pensione prima dell’età pensionabile “media” (che è di 67 anni) è “flessibile” e molto probabilmente alcune delle modalità che sono tutt’ora attive saranno rivalutate da una riforma delle pensioni, attesa per il 2023.

Ad oggi comunque esistono varie forme di pensionamento anticipato, la cui principale tiene conto esclusivamente l’ammontare degli anni contributivi e non l’età anagrafica, e il requisito minimo per usufruire di questa pensione è di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, o 41 anni e 10 mesi per le donne, di questi almeno 35 devono essere calcolati senza tenere conto degli eventuali periodi di contribuzione versata durante i periodi di malattia/disoccupazione. Chi è considerabile lavoratore precoce (ossia ha ultimato almeno un anno di contributi al compimento dei 19 anni), è disoccupato al momento della richiesta, è considerabile caregiver oppure gode di un’invalidità di almeno il 74 %, sono sufficienti 41 anni di contributi.

Disponibile per tutto il 2022 Quota 102, una forma di pensionamento anticipato basato sul sistema “misto”, che tiene conto sia dell’età anagrafica che quella contributiva, nello specifico si parla di 64 anni d’età anagrafica e 38 di contributi. Questa forma però vede l’attuazione di un assegno mensile meno “ricco”.

Altri strumenti che permettono di andare in pensione anticipata sono Ape Sociale, che prevede un’età anagrafica minima di 63 anni ed è utilizzabile per le categorie sopracitate per la pensione anticipata standard (caregiver, precoci, ma anche i lavoratori dei mestieri usuranti, oltre che gli invalidi del 74 % o superiore) a fronte di un calcolo contributivo variabile a seconda della situazione, che va da un minimo di 36, 32 o 30 anni.

Infine c’è Opzione Donna, esclusivamente utilizzabile per le lavoratrici dipendenti o autonome con almeno 35 anni di contributi e un’età anagrafica di 58 anni (dipendenti) o 59 anni (autonome).

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