Ecco come accedere al bonus di 48.000 euro per ristrutturare casa: la guida

Il 2020 è stato probabilmente l’anno solare in cui abbiamo visto la maggior quantità di bonus ed agevolazioni in senso generale, facendo riferimento alla condizione dettata dalla pandemia. Agevolazioni di vario tipo sono state sviluppate proprio a causa del contagi, come il Bonus Vacanze, mentre altre tipologie sono state prorogate e “potenziate” per lo stesso motivo come ad esempio il Superbonus 110, la discussa forma di detrazione fiscale sui lavori di ristrutturazione. Il governo Draghi ha modificato questa formula anche per il 2022 ma non è riuscito a rimuoverne le proverbiali critictità che hanno portato questa forma di agevolazione ad essere utilizzata in modo “illecito”. Più di recente è stato sviluppato un nuovo bonus utilizzabile per ristrutturare casa.

Ecco come accedere al bonus di 48.000 euro per ristrutturare casa: la guida

Esattamente come il Superbonus 110, anche questo bonus ristrutturazione permette di usufruire una detrazione, stavolta calcolata sulla metà dei costi sostenuti (50%) su una spesa massima di 96.000 euro, stavolta facendo riferimento a lavori legati alla sicurezza dell’abitazione.

Quindi rientrano tra le spese sostenibili in merito ai lavori legati a porte blindate, sistemi di allarme, di videosorveglianza a circuito chiuso, impianti anti-intrusione nonchè  impianti di evacuazione, controllo dei fumi, antincendio, di prevenzione delle fughe di gas o allagamento e per i sistemi di controllo degli accessi e nebbiogeni.

E’ importanteee ricordare che il bonus in questione non prevede un importo in denaro diretto, quanto piuttosto una forma di detrazione sulle spese.

Giusto anche chiarire che queste detrazioni sono concepite per essere erogate su più anni, fino a 10, per quote di pari importo.

Per ottenerlo bisogna dimostrare di aver eseguito correttamente le spese legate agli interventi di cui sopra, solo i “movimenti” di denaro effettuati con transazioni tracciabili, quindi bonifici  (in questo caso bisogna inserire il codice fiscale identificativo del beneficiario del Bonus, la Partita IVA o il codice fiscale dell’incaricato ad eseguire i lavori) pagamenti con carte o bancomat e simili sono considerati validi.

E’ essenziale inserire ogni transazione direttamente sulla dichiarazione dei redditi.

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