Bancomat, ecco l’annuncio shock: “stop ai prelievi”. Come faremo?

La parola “Bancomat” ha iniziato ad essere molto comune a partire dagli anni 80, in quanto questo consorzio ha rappresentato lo standard in quanto a pagamenti elettronici, costituendo uno dei primi circuiti telematici funzionanti da parte dei correntisti bancari, oltre a definire un’azione che oggi viene definita proprio “fare un bancomat”, che è quella legata ai prelievi. Anche se oggi esistono altre forme di circuiti di pagamento/prelievi, Bancomat resta il preferito. Questo contesto si trova al centro di una grande quantità di cambiamenti, e anche se costituisce una forma di pagamento elettronico, l’azione del prelievo subirà importanti cambiamenti che a ben vedere già sono iniziati.

Bancomat, ecco l’annuncio shock: “stop ai prelievi”. Come faremo?

E’ infatti da diversi anni che gli istutiti di credito, a partire da quelli più moderni fino a quelli più “tradizionali”, hanno compreso la necessità di adattarsi ai contesti moderni che prevedono sempre di meno l’utilizzo del contante.

Il denaro liquido infatti sta venendo gradualmente rimpiazzato, anche per quanto riguarda le transazioni monetarie di importo ridotto, dai circuiti telematici. Non è un caso infatti che i governi hanno sviluppato varie forme di incentivi come il Bonus Bancomat, la lotteria degli Scontrini ma anche obblighi come il recente obbligo di POS, proprio per incentivare i pagamenti elettronici.

Tutto questo non ha fatto altro ridurre la quantità di prelievi di contante, anche e sopratutto a causa di una presenza sempre più ridotta di ATM, gli sportelli adibiti al prelievo. Questo ha portato gli istituti di credito ed anche Bancomat SpA a riconsiderare i costi di commissione relativi al prelievo, ossia l’importo aggiuntivo che viene “scalato” al momento di un prelievo effettuato da una banca che non è quella del titolare.

Questi sono determinati dalla commissione interbancaria, in media “costano” 49 centesimi di euro aggiuntivi all’importo prelevato, cifra non più sufficiente secondo Bancomat SpA che ha chiesto invece una tariffazione diffeerente, decisa dalle singole banche.

Se questa decisione sarà confermata i prelievi potrebbero “costare” di più in media, se effettuati da una banca non proprietaria, con importi fino o a 1,50 euro.

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