Bancomat, arriva la notizia ufficiale: da questa data stop ai prelievi

In Italia la parola “bancomat” è associata soprattutto a due servizi principali, il primo è legato all’azione comune del pagamento di beni e servizi attraverso una carta di pagamento specificamente adibita, mentre la seconda funzione altrettanto diffusa è collegata al contesto di prelievo di denaro attraverso gli ATM bancari e postali. Questi sono stati concepiti tra gli anni 60 e 70 negli Stati Uniti e in Europa, mentre in Italia attraverso il consorzio Bancomat i primi correntisti del prime banche “tecnologicamente” avanzate hanno attivato la compatibilità del sistema Bancomat a partire dagli anni 80. Questa funzione di “precursore” garantisce al termine stesso un significato generico, in quanto “fare un Bancomat” spesso significa proprio prelevare.

Meno contanti

Questa azione, oggi normalissima per milioni di persone, è destinata a diventare più “rara” in futuro, a seguito degli importanti cambiamenti economici, sociali ed anche tecnologici che porteranno con tutta probabilità il denaro elettronico a diventare lo standard anche per le transazioni di piccola entità.

La motivazione è semplice, avallata da Stati di tutto il mondo, che hanno una necessità logica di tenere conto delle transazioni, anche per sviluppare una adeguata tassazione, cosa difficile se non impossibile con i contanti. Meno cash significa anche meno necessità di tenere attivi i comunque numerosi ATM presenti sul territorio nazionale, ecco perchè molti istituti di credito hanno già iniziato a dismettere molte filiali, mentre altre hanno già provveduto a “convertire” i propri servizi in quelli esclusivamente telematici, come ha già provveduto a fare il gruppo ING (che controlla Conto Arancio) oppure come ha già annunciato di voler fare Banco BPM nel prossimo futuro.

Bancomat, arriva la notizia ufficiale: da questa data stop ai prelievi

Non esiste una data precisa che determina l’addio dei prelievi, perchè le banche che non usufruiscono e che non usufruiranno dei propri terminali continueranno ad “appoggiarsi” a quelli di altr istituti di credito anche se inevitabilmente questo influirà sui costi legati ai prelievi.

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