“Non mangiare questa bresaola!” attenzione, ecco il motivo che spaventa tutti

Come tutti sanno, la bresaola è un alimento adatto ad una dieta ipocaolorica e proteica. Risulta essere anche un ottimo spuntino pre e post work out e ha tanti benefici per la salute.  Ma alcune tipologie di bresaola purtroppo dovrebbero essere bandite, ecco per quale motivo. Presta attenzione a ciò che compri.

La bresaola, come ben sai, si distingue in base alle carni che vengono usate, il materiale scelto per insaccarla e le metodologie di preparazione. In generale 100 grammi di bresaola forniscono 150 Kcal con 32 grammi di proteine, sodio, potassio e fosforo. Un consumo modesto di bresaola è accettabile, ma non bisogna esagerare.

Non mangiare questa bresaola: ecco perché

Essa è carne rossa lavorata, quindi, sostanzialmente, mangiarne tanta non fa bene. La bresaola è ricca di sale e di colesterolo, entrambi negativi per la salute del cuore.  Essendo un insaccato contribuisce aumentare il colesterolo cattivo, anche se si pensa che non sia così.

Alcuni nutrizionisti sostengono che questa bresaola, fatta con carne rossa, sia ricca di vitamina B3 e contribuisca ad abbassare il colesterolo cattivo, ma non è provato scientificamente. Ci sono più punti a sfavore che a favore di questo salume. Solitamente è consigliato mangiarlo una volta a settimana e non bisogna eccedere nelle quantità.

Alcuni studi rivelano anche che un eccessivo consumo di bresaola possa contribuire alla formazione di tumori; questo perché essendo una carne conservata, contiene nitrito di sodio o potassio che possono essere nocivi per la salute.

L’impatto sull’ambiente

Emerge in particolare, un reportage curato dalle giornaliste Milena Gabanelli e Simona Ravizza fa luce sul terribile impatto dell’Europa, sulla deforestazione ambientale che causa l’emergenza climatica attuale. Tra questi alimenti si è parlato di bresaola e carne in scatola.

Per produrre questi due alimenti, c’è bisogno di nuovi pascoli e ciò rende invivibili le foreste, che bruciano a loro volta. Le foreste che bruciano producono anidride carbonica e non riescono ad assorbire i gas serra.

I responsabili di questo sembrano essere gli Europei, dove la filiera interna non riesce a soddisfare la richiesta di queste carni, che diventa sempre maggiore. In particolare l’Italia salta fuori al primo posto, in questa agghiacciante classifica. Siccome gli italiani sono i primi importatori di carne bovina dal Brasile, di cui 13 milioni solo di bresaola della Valtellina.

Oltre ad avere un impatto sulla salute a lungo termine, se mangiata in grandi quantità, mangiarla sta provocando la deforestazione, una delle cause principali dell’emergenza climatica in atto. Presta attenzione a cosa mangi!