Quando mangiare frutta per abbassare la glicemia

Vuoi sapere quando mangiare frutta per abbassare la glicemia? La frutta è considerata uno degli alimenti più importanti nella gestione e nella cura del diabete. Ricca di zuccheri semplici, che però sono ben gestibili anche dalle persone malate di diabete, necessita però di una ulteriore attenzione nel decidere gli orari in cui la si assume, e nel pesarne le quantità.

Quando è meglio mangiar frutta per abbassare la glicemia?

La frutta rappresenta l’alimento ideale, specialmente per i malati di diabete di tipo 2, come merenda e spuntino. Parliamo quindi dei momenti nei quali si usa consumare del cibo lontani dai pasti principali. Lo zucchero contenuto nella frutta, il fruttosio, infatti può andare ad appesantire il carico glicemico costituito dagli altri alimenti presenti in un pasto complesso.

È bene quindi non mangiare tantissima frutta al termine del pranzo, specialmente se nel corso dello stesso pasto si sono già ingeriti diverse fonti di zuccheri complessi, i carboidrati, costituiti da pasta, pane e pizza principalmente. Ancor più complesso è il discorso legato alla cena. Di sera il picco glicemico è già di consuetudine più elevato perché il corpo tende al riposo e brucia meno rapidamente gli zuccheri ingeriti. Se avrete già ingerito una porzione di carboidrati proveniente da altre fonti, la frutta potrebbe portarvi più facilmente in iperglicemia.

Potete mangiare la frutta a colazione se siete disposti a rinunciare alla porzione di carboidrati proveniente dai cereali, dalle fette biscottate, o dagli altri prodotti di questo tipo e di farina integrale che siete soliti ingerire. Ricordate che una porzione di frutta non dovrebbe mai contenere più di 15 grammi di carboidrati (la porzione di carboidrati consigliata per la colazione, ndr). La porzione sarà tanto più piccola quanto la frutta sarà più zuccherina.

Frutta più o meno zuccherina: cosa evitare con la glicemia alta

Se avete il diabete e siete soliti mangiare la frutta per contenere la glicemia nelle ore lontane dai pasti, saprete sicuramente che il tipo di frutta che andrete a scegliere può influenzare il picco glicemico e l’andamento di questo valore del sangue. Esistono infatti dei tipi di frutta più zuccherini degli altri che è bene evitare o comunque limitare nelle porzioni. Capirete, quindi, che se avete fame, è meglio puntare su un frutto che vi consenta una porzione più abbondante.

Tra i frutti da limitare oppure evitare figurano le banane, i fichi, l’uva, i loti o cachi e le castagne. Molto meno problematici, anche se da mangiare con la giusta moderazione, sono invece mele, pere, pesche, fragole, ciliegie, prugne, kiwi, nespole, albicocche, lamponi, clementine. Vanno bene anche il cocomero e il melone, specialmente in estate. Anche le arance, purché mangiate nella giusta quantità e non in spremuta, rappresentano un buon spuntino. Ricordate di preferire sempre la frutta di stagione.

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