Mandragora velenosa: ecco cosa accade se la mangi

Mandragora fra gli spinaci: è questa la causa dell’intossicazione che ha portato numerose persone in ospedale – alcune in gravi condizioni – nel napoletano nei giorni scorsi. La notizia ha rapidamente fatto il giro della città e poi dei giornali locali e nazionali. Un grosso carico di spinaci venduto al mercato ortofrutticolo di Volla era in realtà misto a mandragora, una pianta dalle fattezze simili ma molto pericolosa per l’essere umano.

La bruttissima notizia ha creato un’eco di volontà di conoscenza di quest’erba tanto pericolosa quanto simile ad altri prodotti che mangiamo abitualmente. Scopriamo qualcosa in più in quest’articolo.

La notizia: cosa è successo a Napoli

Nella giornata del 6 ottobre, in un breve arco di tempo, una serie di pazienti si è recata al pronto soccorso dell’Ospedale Santa Maria delle Grazie, a Pozzuoli, accusando forti disturbi gastrointestinali e allucinazioni. Alcuni di loro, in gravi condizioni, sono stati intubati. L’esperienza comune a tutti era stata l’ingestione nell’arco delle ore precedenti di un piatto di spinaci freschi. La diagnosi dei medici è stata quella di avvelenamento da Mandragora, preallertando gli altri ospedali del territorio di una possibile ondata d’intossicazione.

Nelle ore successive i NAS dei Carabinieri hanno individuato una partita di verdura effettivamente mischiata a mandragora, invitando la popolazione a non consumare spinaci freschi, e distruggendo nella giornata del 7 ottobre ciò che è stato rinvenuto. I bancali sequestrati sono sette e le erbe provenivano da Avezzano, in Abruzzo. Sembra che una parte della partita fosse già stata venduta in quattro province diverse. L’ASL di Caserta ha vietato l’utilizzo di ortaggi a foglia larga freschi nelle scuole invitando anche la popolazione ad evitarli. La tempestività della comunicazione pare aver scongiurato conseguenze più gravi di quanto emerso nella giornata di ieri.

Mandragora velenosa: ecco cosa succede

La mandragora è una pianta erbacea che visivamente assomiglia alle biete, alla borragine, in parte agli spinaci. Appartiene alla famiglia delle Solanacee, e questo dovrebbe già dire qualcosa alle persone più attente: la solanina è infatti la sostanza tossica verdastra che si accumula nei germogli che si creano nelle patate, che tutti quanti rimuoviamo proprio per evitare le intossicazioni.

Tutta la pianta di mandragora, dalle radici, alle foglie, i fiori e i frutti (una bacca gialla, ndr) è tossica e velenosa per la presenza fortissima di alcaloidi. L’ingestione di solanina e atropina, alcaloidi contenuti nella mandragora – o ad esempio anche nella belladonna – causano enormi problemi e se mangiati in forte quantità possono indurre il coma e la morte. I primi sintomi che arrivano sono vomito e diarrea, palpitazioni e tachicardia. I più pericolosi però sono i disturbi al sistema nervoso centrale: si possono avere alterazione nella percezione della realtà, allucinazioni sia uditive che visive, convulsioni e amnesia.

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