Il ciliegio appartiene alla famiglia delle Rosacee il ciliegio è ampiamente diffuso in Europa, ma si trova anche in tantissime altre parti del mondo. Ha un tronco dritto con una corteggia color porpora e grazie alla sua resistenza il legno della pianta è utilizzato anche per produrre mobili e strumenti musicali. Può superare i quindici metri di altezza, sopporta bene sia il freddo che il caldo, ma soffre le improvvise gelate ed i violenti temporali. E’ molto longeva come pianta, infatti se esposta alla luce del solo può vivere oltre i cento anni. Ma come tutte le piante e gli alberi ha bisogno di essere potato per vivere al meglio, quando farlo lo spiegheremo di seguito.
Quando piantarlo
Prima di passare alla potatura bisogna saper come piantarlo, e questo deve avvenire in autunno verso il mese di novembre o anche entro la fine dell’inverno. Va posizionato in un’area riparata dal vento e soprattutto dove c’è molto sole.
Il giusto terreno
Il ciliegio è una pianta che sopporta bene il freddo e le temperature calde e si adatta molto facilmente, ma non sopporta i terreni umidi, compatti, freddi e mal drenati. Le irrigazioni devono quindi essere regolari ma mai abbondanti per facilitare il drenaggio dell’acqua. Inoltre non bisogna dimenticare che le piante devono essere distanziate tra loro di almeno 9-10 metri mentre tra le file l’intervallo dovrà essere pari a 10-11 metri.
La concimazione
Bisogna prestare la massima attenzione alla concimazione di azoto perché sia l’abuso, sia l’insufficienza, può provocare gravi danni alla salute della pianta e dei suoi frutti. Il periodo adatto per un concime a base di azoto è quello che va dalla fine dell’inverno all’inizio della primavera a cui aggiungere, in inverno, anche concimi a base di fosforo e potassio.
Quando potare il ciliegio?
La potatura bisogna eseguirla dopo la produzione e raccolta di frutti, evitando i tagli vicini alle stagioni troppo fredde. Gli interventi di potatura devono avere come obiettivo l’eliminazione di rami vecchi, malati o danneggiati dal maltempo.