Torta Barbotta: come preparare la torta salata lunigiana

La torta barbotta è una torta salata tipica della zona del lunigiano, in alta toscana. Si compone principalmente di due ingredienti principali che sono la cipolla di Treschietto, un tipo di cipollotto coltivato appunto nell’omonima zona da cui prende il nome, e formaggio vaccino. Si possono altresì utilizzare poi anche altri ortaggi o i fiori di zucca. Fa parte, chiaramente, della tradizione culinaria povera contadina e oggigiorno la si prepara spesso in teglie di alluminio e non più nelle classici contenitori in cotto o ghisa chiamati “testi” (sebbene alcune famiglie portano avanti questa tradizione). Ecco come prepararla!

Ingredienti per uno stampo circolare da 26 cm

  • 4 cipollotti grandi di treschietto (potete comunque sostituire con cipolle dal gusto dolce)
  • 150 gr di ricotta vaccina
  • 100 gr di parmiggiano reggiano grattuggiato
  • 125 gr di farina di mais
  • 1 uovo (a scelta)
  • olio evo
  • sale

Procedimento

Come prima cosa pulite le cipolle, quindi affettatele e trituratele con un coltello da chef su un tagliere in modo più o meno omogeneo. Dovranno essere belle fini.

Mettetele dentro una ciotola capiente e unite la ricotta, il parmiggiano e la farina di mais; aggiungete una presa di sale e mescolate con un cucchiaio tutti gli ingredienti, amalgamandoli. Potete sbattere dentro anche un uovo se volete che la torta risulti più compatta, ma non è obbligatorio.

Lasciate riposare l’impasto per un ora, in modo che la farina si assorba, quindi spostatelo nella teglia da voi preferita dopo averla foderata con carta forno e averla unta con 1 cucchiaio di olio.

Con una mano livellate l’impasto in modo da coprire in maniera omogenea l’intero stampo quindi fatelo riposare un altra ora.

Accendete il forno e impostatelo in modalità statico a 180°; quando sarà ben caldo infornate la vostra Barbotta e fatela cuocere per 45-50 minuti. Sarà pronta non appena la crosticina superiore sarà croccante e rosso-dorata. Tiratela fuori e una volta raffreddata servitela.

Buon appetito!

barbotta