Cosa va dichiarato nell’ISEE? Ecco la guida completa

L’Isee indica la situazione economica equivalente del nucleo familiare cioè,  è un indicatore che serve a misurare la ricchezza della famiglia, prendendo in considerazione patrimonio e redditi, più ulteriori dati rilevanti, di ogni componente.

Cosa va dichiarato nell’ISEE? Ecco la guida completa

L’Isee precompilato per essere completo è ritenuto valido ha bisogno innanzitutto dei dati anagrafici e dei documenti di tutto il nucleo familiare. Devono posso essere dichiarati i dati relativi ai redditi conseguiti, cioè deve essere dichiarato tutto ciò che è successo nell’arco dell’anno che si considera, come anche le prestazioni fornite dall’Inps, come la Naspi e le altre indennità di disoccupazione, o, ancora, il reddito d’inclusione, il reddito e la pensione di cittadinanza.

Si devono dichiarare le retribuzioni in essere, cioè lo stipendio normale di un lavoratore. Anche gli immobili devono essere inseriti, come i patrimoni finanziari posseduti, come titoli, conti correnti, libretti, carte: saranno disponibili, nel dettaglio, saldi e giacenze medie.

La dichiarazione Isee contiene i redditi prodotti nell’anno di riferimento da tutti i componenti del nucleo familiare ed il patrimonio posseduto da ciascuno, sia immobiliare, che mobiliare. L’Isee, infatti, è l’acronimo dell’indicatore della situazione economica equivalente.

Cosa succede se di emettono delle cose durante la richiesta

Chi omette alcuni possedimenti o altri patrimoni sono previste sanzioni pecuniarie. La legge prevede, infatti, che per chiunque presenti dichiarazioni non veritiere, per usufruire di agevolazioni, è soggetto ad una sanzione amministrativa.

Il calcolo dell’Isee, appunto serve per verificare lo stato economico delle famiglie italiane per concedere o meno agevolazioni fiscali, bonus, aiuti. Affinchè tale calcolo possa essere eseguito in maniera corretta, è necessario che ogni contribuente che richiede l’Isee presenti tutta la documentazione richiesta. In caso contrario potrebbero essere previsti diversi rischi. Ovviamente però, ci può essere stato un errore, quindi si hanno comunque 10 giorni per comunicare l’errore e rimediare senza nessuna sanzione o multa.