Listeria nella porchetta confezionata: ritirati lotti dai supermercati Iperal

Il sito del Ministero della Salute prosegue il suo monitoraggio sui prodotti alimentari pericolosi per le persone e pubblica oggi un avviso di richiamo di un prodotto con possibile presenza di listeria. Ricordiamo che nelle settimane scorse la presenza di listeria e la genesi di listeriosi in soggetti che hanno anche perso la vita è stata riscontrata in diversi prodotti, dai wurstel di origine avicola, alla ricotta, ai tramezzini al salmone, al gorgonzola.

In seguito alle notizie degli scorsi giorni, che vedono tra le altre anche la presenza di un avvelenamento da mandragora e stramonio negli spinaci freschi, occorre essere sempre più attenti a questo tipo di notizie e monitorare costantemente il sito del ministero della salute. Lo facciamo anche noi della redazione di Giornal.it per i nostri lettori. Andiamo a vedere nello specifico quale prodotto è stato ritirato.

Listeria nella porchetta di ariccia: il prodotto ritirato

Il prodotto ritirato è una porzione confezionata di Porchetta di Ariccia IGP prodotta e commercializzata dal marchio Supermercati Iperal S.p.A, e venduto con l’etichetta Selezioni Alta Qualità Iperal. La porchetta è prodotta dal Prosciuttificio San Michele SRL con sede in Via Cavo 16, Lesignano de’ Bagni, Parma, identificato col codice CE IT 1019 L. La confezione ha il peso di 90 grammi e la scadenza prevista per il 30 ottobre 2022. I lotti ritirati sono diversi: V232124, V232703, V233395, V234224. V234230, V235970, V236049. Il richiamo avviene per possibile presenza di Listeria monocytogenes. Chiunque lo avesse acquistato il prodotto non lo deve consumare, ma riportarlo al punto vendita per la sostituzione o il rimborso.

Listeria: cos’è, dove si trova, cosa genera

La Listeria monocytogenes è un batterio patogeno ampiamente diffuso nell’ambiente, nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione. Cresce e si riproduce in un ampio raggio di temperature ed è molto resistente alle condizioni ambientali, anche quelle di produzione e lavorazione degli alimenti, nei quali può crescere fino a raggiungere concentrazioni tali da provocare infezioni agli esseri umani.

Le sue caratteristiche lo rendono un pericolo per i prodotti pronti al consumo o refrigerati e a lunga scadenza. Gli alimenti cui è generalmente associato sono il pesce affumicato (es. salmone), prodotti a base di carne (paté di carne, hot dog, carni fredde tipiche delle gastronomie), formaggi a pasta molle, formaggi erborinati, formaggi poco stagionati; vegetali preconfezionati e latte non pastorizzato.

La corretta manipolazione degli alimenti e l’adeguata gestione dei processi produttivi, nonché la cottura lì dove espressamente indicata come necessaria sui prodotti, dovrebbero eliminarla. L’infezione da listeria genera una malattia chiamata listeriosi che può assumere diverse forme cliniche. Nelle forme leggere induce una gastroenterite acuta, mentre nelle forme più gravi può indurre meningiti, encefaliti e gravi setticemie. La malattia grave è associata ad un elevato tasso di ospedalizzazione e decessi.

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