Coltivare gerani in giardino: ecco i consigli utili

I gerani sono i fiori di una pianta perenne che spesso viene coltivata come ornamentale sui balconi e nei giardini.

I gerani sono fiori di vari colori a seconda da quelli che si preferiscono, infatti ci sono quelli bianchi, rosa, rossi, fucsia, violetti ma anche arancioni. I gerani sono tra le piante più adatte a tenere lontane le zanzare dalla nostra casa in modo naturale.

Come coltivare i gerani in giardino

I gerani possono essere coltivati in un’aiuola del giardino e vanno seminati in primavera tra il mese di marzo e quello di aprile, oppure ad inizio autunno e cioè a settembre.

I gerani si possono seminare a spaglio cioè distribuendo i semi nel terreno con le dita oppure si possono creare dei piccoli solchi con delle bacchette di legno su cui disporre i semi.

È consigliabile comunque scegliere la primavere per seminare i gerani per favorire la germinazione dato che le temperature ideali sono comprese tra i 20 e i 24°C.

Anche per quanto riguarda il rinvaso il periodo ideale è il mese di marzo. I gerani vanno posizionati in genere in posti soleggiati, perchè amano le temperature calde anche se bisogna porre molta attenzione al caldo torrido, in quel caso i fiori potrebbero seccarsi.

Le innaffiature dei gerani variano in base alle stagioni. In primavera vanno innaffiati tre volte alla settimana, mentre in estate si possono innaffiare anche tutti i giorni, sempre tenendo conto delle condizioni climatiche e delle piogge.

Quando si innaffiano i gerani non vanno bagnate le foglie e non vanno mai lasciati mai ristagni d’acqua. La loro fioritura è di lunga durata, infatti va dall’inizio dell’estate fino all’autunno.

C’è bisogno di potare la pianta quando i fiori iniziano a seccarsi, è quello il momento in cui si deve effettuare una cimatura e tagliando appena sotto la base del fiore.

Rimuovere i fiori secchi dei gerani sia all’inizio della primavera per favorire la nuova fioritura sia alla fine della stagione dei gerani, in autunno, per preparare la pianta al riposo.

Patrizio Annunziata: