Ritorno a scuola, scontro tra Regioni e Governo

E’ un vero e proprio scontro quello che contrappone le regioni e il governo, che attraverso la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha più volte confermato la riapertura delle scuola a settembre come una delle priorità assolute.

Argomenti di discussione

Gli argomenti fonte di disaccordo sono molteplici: si passa dal “no” alle mascherine nelle classi a un più complesso problema sui trasporti scolastici, visto che il governo tende ad ascoltare il Comitato Scentifico, mentre i governatori delle Regioni che invece sono per un approccio più “morbido”, aprendo a misure sugli scuolabus meno stringenti, così da favorire un più rapido ritorno alla normalità.

Ipotesi differenti

Per trovare una linea comune per poi successivamente “trattare” con il Ministro della Salute, le Regioni si sono riunite ed hanno realizzato un report della Commissione Trasporti delle Regioni per riuscire a derogare le regole di distanziamento sui trasporti scolastici: sono state prese in considerazione varie ipotesi, come l’uso di separatori tra i passeggeri, alla misurazione della temperatura degli studenti, oppure l’ultima opzione che vedrebbe Compagni di classe e colleghi “come congiunti” ma resta un certo pessimismo da parte delle regioni, come manifestato dal governatore dell’Emilia Romagna Bonaccini (“Se non si interviene in questi giorni chiarendo i limiti delle capienze sul trasporto pubblico locale si rischia il caos“) al quale si è aggiunta la posizione analoga del governatore della Liguria Toti “L’ennesima riunione con il governo si è conclusa con un nulla di fatto. Dobbiamo far muovere milioni di persone e sappiamo benissimo che di qua al 14 settembre non ci sono risorse materiali di implementare il servizio Tpl, se non in percentuale bassa. A questo punto il governo decida quali sono le categorie che hanno il diritto di spostarsi sui mezzi per andare al lavoro e quali no“. I ministri Boccia e De Micheli hanno provato a fare da mediatori tra le parti che si sono presi qualche giorno per trovare un accordo prima dell’inizio delle lezioni.