Bonus pellet: attenzione, ecco chi può richiederlo

Il bonus pellet può essere l’ago della bilancia che spingerà a considerare il riscaldamento a biomassa per l’inverno in arrivo. Se ti stai chiedendo come funziona l’incentivo per le stufe a pellet, quando scade e chi può richiederlo, ti trovi sulla pagina giusta. Nelle prossime righe cercheremo di fare chiarezza riguardo le vere agevolazioni che rientrano nel bonus stufe a pellet.

Bonus pellet: cos’è e chi può richiederlo

L’imminente autunno e inverno sarà all’insegna del caro bollette e dell’austerity, ormai è evidente. Tra i costi del gas che saliranno alle stelle e i razionamenti previsti, gli italiani sono alla ricerca della soluzione migliore per affrontare i prossimi mesi. Fra le alternative più ricercate ci sono le stufe a pellet. Sebbene il prezzo del pellet non sia scampato dall’aumento vertiginoso delle materie prime, sempre più persone stanno considerando l’eventualità di passare a una stufa a pellet.

Per semplificarci la vita, viene chiamato bonus pellet, ma in realtà si tratta di diverse agevolazioni previste per chi sceglierà sistemi alternativi di riscaldamento. Ecco tutte le detrazioni possibili per chi deciderà di passare al pellet.

Ecobonus

L’incentivo più interessante è senza dubbio l’Ecobonus che prevede detrazioni dal 50 fino all’85%, in base al tipo di casa e una detrazione del 50% per la posa in opera di impianti di climatizzazioni invernali con generatori di calore a biomassa. Può raggiungere il 65% nel caso in cui questo intervento serva a migliorare l’efficienza energetica dell’immobile. Le unità indipendenti avranno diritto fino una spesa massima di 30.000 euro. La somma può salire se si tratta di condomini o di lavori antisismici. Questa agevolazione non è valida le abitazioni in costruzione. Se vuoi richiederla dovrai presentare una comunicazione all’Enea con tanto di pagamento tracciabili entro dicembre 2022.

Bonus di ristrutturazione al 50%

Altrimenti, potresti ricorrere al Bonus ristrutturazione al 50% disponibile fino a dicembre 2024. Sarà ripartito in 10 rate annuali uguali in detrazione fiscale sull’IRPEF. Per fare richiesta dovrai avere terminato un lavoro di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria. Tra gli interventi ammessi c’è anche l’acquisto di camino o stufa a pellet a patto che abbia un rendimento energetico non inferiore al 70%. Il Bonus ristrutturazione ti consentirà di detrarre fino al 50% della spesa relativa al nuovo impianto a pellet ed è disponibile per le unità indipendenti e per i condomini. Anche i conviventi del possessore dell’impianto possono richiedere l’incentivo, purché le fatture siano intestate a lui.

Conto termico del GSE

Il Bonus pellet rientra anche negli incentivi previsti dal Conto termico del GSE (Gestore servizi energetici). Si tratta di un rimborso, non di una detrazione, fino al 65% della spesa sostenuta con l’installazione di una nuova stufa a pellet. Questa agevolazione è rivolta alle Pubbliche amministrazioni, fra i quali rientrano anche privati e imprese. Una volta completati i lavori di montaggio chi è interessato potrà farne richiesta. Se verrà accolta, la persona avrà diritto a un rimborso di una rata unica nel caso in cui la somma non superasse i 5000 euro. Altrimenti, sarà ripartito in più rate annuali. È importante sottolineare che questo bonus è disponibile solo nel caso di sostituzione di un impianto già esistente e che, per ottenerlo sarebbe meglio scegliere una stufa a pellet tra quelle suggerite dal GSE stesso.