Attenzione: ecco la bevanda che beviamo tutti ma sballa i valori del sangue

Nel nostro quotidiano consumiamo una bevanda che ha il potere di sballare i nostri valori del sangue, qual è? Si tratta del caffè: lo beviamo tutti i giorni e anche più volte nel corso della giornata ma non dobbiamo fare attenzione agli effetti collaterali. Essendo una bevanda eccitante va a stimolare la circolazione del sangue in maniera poco uniforme.

Gli esperti nutrizionisti, infatti, sconsigliano il consumo del caffè ai soggetti che riportano stati ansiolitici o irritabili perché ne va a potenziare gli effetti. Certo, nessuno ci vieta di consumare una tazza di caffè la mattina appena alzati ma non dobbiamo abusarne in quantità e soprattutto non va mai bevuto la sera.

Le sostanze contenute all’interno del caffè alzano i valori del sangue e mettono in circolo una sorta di adrenalina, inconciliabile con il sonno. Facciamo dunque attenzione la sera non solo al caffè ma anche alle bevande a base di caffè che a volte si nascondono nei cocktail o in quegli strani intrugli che ci vengono propinati al bar.

Il caffè e la sua relazione con i valori del sangue

La caffeina, sostanza eccitante contenuta naturalmente nel caffè, ha una valenza tonificante ed energizzante. Bere una tazza di caffè alla mattina è come ricevere una secchiata gelata in faccia, tale è l’effetto stimolante. Ma questa energia improvvisa che pervade il nostro organismo collima con la salute?

In realtà, le persone che soffrono di ipertensione dovrebbero fare attenzione nel consumo della bevanda. Questo perché il caffè è responsabile nell’aumentare i valori del sangue e di conseguenza la pressione arteriosa. Tale problematica è pericolosa per la salute perché riduce la velocità nel flusso del sangue che raggiunge con maggiore difficoltà il cuore.

Il problema principale è segnalato da un inspessimento delle pareti vascolari che tendono quindi a ridursi e a far scorrere un minor apporto di sangue. I valori del sangue si alzano e compare l’ipertensione, la quale può causare danni al sistema cardiocircolatorio finanche a provocare improvvisi infarti e ictus.

Bere o non bere caffè?

Dagli studi è emerso un quadro ben preciso riguardo il consumo di caffè. Senza considerare che l’ingerimento della bevanda deve essere sempre concorde con quanto stabilito dal medico curante e va quindi valutata per ogni singolo caso. In linea generale invece, possiamo affermare quanto segue: un consumo moderato e abituale (massimo 3 tazzine al giorno) non comporta un aumento di pressione arteriosa, neanche nei soggetti che già ne soffrono.

Al contrario un consumo periodico potrebbe risultare maggiormente deleterio. Il motivo potrebbe essere l’abitudine nel contrastare gli effetti energizzanti del caffè da parte dell’organismo, il quale è pronto alle sollecitazioni quotidiane ma non a quelle improvvise e inaspettate. Seguendo tale logica, possiamo tranquillamente affermare che chi soffre di ipertensione può continuare a consumare il caffè se lo fa abitualmente. Se invece non è solito consumare la bevanda tonificante è meglio evitare.

Meglio bere un sostituto come una tisana o un succo di frutta fresco capaci di dare lo stesso contributo energizzante. Il segreto è scegliere prodotti ad alto tasso di micronutrienti, ricchi cioè di vitamine e minerali.