Diabete come conseguenza del Long Covid: le novità

Sono sempre più forti le evidenze scientifiche dell’insorgenza del Diabete come conseguenza del Long Covid. Se ne è parlato in questi giorni al XXI Congresso della Società italiana di metabolismo, diabete e obesità (Simdo) a Taormina, presieduto dal dottore Vincenzo Provenzano.

Già negli scorsi mesi l’incidenza dell’insorgenza del diabete in chi ha subito infezione da Covid-19 aveva determinato alcuni studi che avevano evidenziato il nesso. Oggi c’è chi parla di una vera e propria patologia da Long Covid, parlando di DiabeCovid, che può insorgere anche a molti mesi di distanza dall’infezione da Coronavirus.

Diabecovid: ecco cosa sappiamo

Vincenzo Provenzano, primario di Diabetologia all’ospedale Civico di Partinico, direttore dello stesso centro Covid e presidente di Simdo ha lanciato parlato esplicitamente di DiabeCovid durante il XXI Congresso della Società italiana di metabolismo, diabete e obesità. Una nuova forma della malattia conosciuta finora nella forma 1, insulinodipendente, e nella forma 2, spesso legata all’obesità. Sembra che questa ulteriore forma di diabete, se preso in tempo, possa essere curata fino alla remissione. Una nuova forma che sta incidendo per circa il 18% in più rispetto all’8% di persone che già in Italia hanno il diabete.

Provenzano chiede esplicitamente di “attenzionare queste nuove forme di diabete, ai soggetti che hanno avuto il Covid anche in maniera paucisintomatica, esortandoli a verificare la glicemia, in presenza di sintomi come stanchezza, inappetenza, calo ponderale, svogliatezza, per intervenire quanto prima perché, l’unico lato positivo di queste forme di diabete post Covid, o Diabecovid, è che, se curate in maniera massiccia e tempestiva, riescono a regredire andando in remissione”.

Pensi di avere il diabete? Ecco cosa fare

Riconoscere i sintomi del diabete potrebbe essere complesso. Stanchezza improvvisa durante la giornata e calo di peso repentino sono i più evidenti. Ad essi possono essere associati talvolta infezioni delle vie urinarie e calo della vista con appannamento e difficoltà di messa a fuoco.

Se accusate questi sintomi, specialmente se tutti insieme, misurate subito la glicemia. Potete chiedere in farmacia, non dovreste trovare difficoltà. I valori massimi sono di 120-125 due ore dopo i pasti oppure al risveglio dopo almeno 8 ore di digiuno, oppure dopo circa 2 ore da un pasto. La preoccupazione reale dovrebbe però arrivare con valori estremamente alti, superiori a 200, registrati in qualsiasi momento della giornata. Se avete un valore comunque elevato, il consiglio a quel punto è di procedere ad una analisi del sangue con valore di Glicemia ed Emoglobina Glicata.

Per contenere da subìto le conseguenze di un possibile diabete, riducete drasticamente gli zuccheri complessi (pasta, pane, riso) specialmente se provenienti da farine raffinate, preferite quelle integrali. Consultate poi il vostro medico e chiedete eventualmente il consulto di uno specialista in diabetologia.

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