La tregua continua: quasi raddoppiati i camion carichi di aiuti dall’Egitto a Gaza

Stanno finalmente arrivano nuovi aiuti umanitari, durante questa tregua. Il flusso dall’Egitto a Gaza sta aumentando significativamente e Khaled Zayed, ovvero capo della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, ha già dichiarato che sono stati inviti oggi oltre 200 camion carichi di aiuti, quasi il doppio dei mezzi di soccorso rispetto al periodo precedente.

La tregua continua: quasi raddoppiati i camion carichi di aiuti dall’Egitto a Gaza

Questi aiuti, soprattutto in questo momento, sono cruciali per aiutare le persone in difficoltà e anche per consentire il passaggio a persone che appunto, sino bloccate da entrambi i lati.

Anche il carburante e il gas domestico sono aumentati, abbiamo contato circa sette cisterne, tre di carburante e quattro di gas domestico, le quali hanno trasportato circa 130.000 litri di carburante e 75 tonnellate di gas. Questo carico è stato destinato al lato palestinese attraverso il terminal di Rafah.

Israele ha inoltre, comunicato di aver ricevuto una nuova lista di individui che sono destinati al rilascio nella giornata odierna, ovvero il terzo giorno della tregua in corso. Nel frattempo, ieri sera, dopo un periodo di stallo, Hamas ha concesso la libertà a 17 ostaggi. Questo gruppo includeva quattro cittadini thailandesi e altrettanti individui con cittadinanza sia israeliana che tedesca. Nello stesso momento, Israele ha proceduto al rilascio di 39 detenuti palestinesi.

Il direttore dell’ospedale pediatrico di Safra, situato all’interno dello Sheba Medical Center, ha comunicato che su 13 ostaggi liberati ieri da Hamas e ospitati nella struttura, 12 non presentano condizioni che richiedano cure mediche immediate. Il professor Itai Pesach ha evidenziato che, sebbene sia visibile l’impatto dei traumi subiti durante la prigionia, nessuno di loro necessita di un intervento medico immediato.

Tuttavia, riguardo alla tredicesima persona rilasciata, Maya Regev, 21 anni, rapita insieme al fratello Itai durante il festival musicale Supernova, è stata trasferita al centro medico Soroka di Beersheba per ricevere cure mediche urgenti.

Al momento, le sue condizioni sono stabili, come riportato dal Times of Israel. Maya è stata vittima di quest’evento traumatico, e la sua salute richiede una cura immediata, differenziandosi dagli altri ex ostaggi il cui stato di salute è meno urgente. Non ci resta che sperare nella pace una volta per tutte, così da non far soffrire più poveri innocenti.