Ondata di migranti dall’Honduras negli USA.

Tantissime le persone scese in piazza per solidarietà in strada a San Diego in California, verso i migranti del centro america.

In attesa al confine, che le autorità statunitensi ricevano le richiesta di asilo politico.

Ci sono state anche proteste da parte di cittadini, davanti all’ufficio delle dogane e della protezione dell’immigrazione delle frontiere.

L’obbiettivo è far rispettare i diritti di coloro che scappano dai propri paesi a causa di violenza, guerre, e povertà estrema.

Secondo Adriana Jasso, famosa attivista americana, la carovana è il nuovo modo di far migrare la gente, una situazione in cui gli immigrati stanno trovando la sicurezza e il supporto per questo percorso di migrazione.

Il governatore della California, Gawin Newsom ha approvato un programma di finanziamento di emergenza, per assistere ai richiedenti asilo e per le organizzazioni sanitarie che li sostengono.

Dalla Casa Bianca invece, il messaggio resta non molto positivo.

In primo piano va messo la sicurezza dei cittadini americani.

La risposta di Trump verso i migranti al confine non è delle più piacevoli.

Ha autorizzato i federali al confine, di lanciare lacrimogeni sulla folla di migranti per impedirli di avvicinarsi alle mura di confine.

La prima carovana di migranti centroamericani, ha creato parecchio scompiglio.

La prima, è partita lo scorso ottobre da San Pedro Sula (Honduras) e ha raggiunto Tijuana confine messicano con la california.

In Honduras ci uccidono.

Queste sono le dichiarazioni di chi scappa dal proprio paese.

Ogni storia è diversa, c’è chi scappa dalla fame e dalla povertà assoluta, chi invece scappa dalla guerra, dallo sfruttamento.

Un’altra carovana partità il 20 gennaio da Santa Barbara, città nei pressi della capitale honduregna.

Donald Trump, non manca di risposta alle carovane che arrivano negli USA.

Minaccia i governi del Guatemala, Honduras, Salvador.

Minaccia di tagliare loro i fondi, se non bloccheranno la ”più grande carovana mai vista”.