Attenzione alle patate: ecco quante volte a settimana puoi mangiarle

Fai attenzione alle patate perché nonostante siano molto buone e si abbinino a molti cibi sono piuttosto caloriche. E rischiano di compromettere i livelli di glicemia nel sangue innescando tutta una serie di problematiche che sarebbe meglio evitare. Soprattutto se sei una persona sedentaria che non dedica molto spazio all’attività fisica.

Perciò, le patate si possono mangiare perché hanno dei valori nutrizionali importanti e salutari ma non bisogna esagerare. I nutrizionisti consigliano addirittura di non superare le due porzioni di patate a settimana e di consumarle, preferibilmente, a intervalli ampi di tempo. Per esempio, se mangi una porzione di patate al lunedì, il prossimo pasto con lo stesso cibo dovrai consumarlo al giovedì. Così da lasciare tempo all’organismo di consumare le proprietà ingerite prima di introdurne di nuove.

Cosa succede se mangio troppe patate? Al di là di aumentare il peso corporeo e, di conseguenza, di ingrassare, si rischia anche di scatenare l’ipertensione. L’ipertensione si verifica in una condizione anomala nella pressione arteriosa. Il sangue viene pompato al cuore con meno vigore causando una serie di reazioni pericolose all’organismo e rischiando di compromettere la salute del cuore e del sistema cardiocircolatorio.

Attenzione alle patate

Il problema delle patate è quello di essere fin troppo gustose. Non si possono mangiare crude perciò le dobbiamo per forza cucinare. Raggiungono l’apoteosi del sapore una volta fritte ma non sono per niente male neanche quando le cuciniamo in forno. La variante light è quella bollita ma se poi le ripassiamo in padella con una dose generosa di burro, addio pensieri salutari!

La patata è già di per sé calorica perché contiene una grande quantità di carboidrati complessi e la possiamo paragonare a un piatto sostanzioso di pasta o una grossa pagnotta. Il fatto che sia ipercalorica non ci impedisce di associare altri componenti altrettanto grassi come i condimenti olio e burro e ovviamente un secondo. A volte, le persone sbocconcellano assieme qualche pezzo di pane rendendo il pranzo oltremodo calorico. Quindi non è tanto la patata in sé a creare i problemi ma il contesto nel quale viene cucinata e mangiata.

Il peggio e il meglio delle patate

Bisogna fare particolare attenzione alle patate germogliate: contengono una quantità maggiore di solanina, un tipo di alcaloide che risulta tossico al nostro organismo. E soprattutto, risultano più indigeste rispetto a delle patate fresche. Evitiamo di consumare le patate se hanno formato i germogli e casomai cuciniamole bollite, così sono un po’ più leggere.

Per fortuna le patate non sono il male assoluto ma nascondono all’interno anche dei nutrimenti come le fibre, l’acido folico, l’acido ascorbico, la niacina, potassio, zinco e le provitamine A. Purtroppo, però, la maggior parte delle qualità nutrizionale vanno perdute durante la cottura e quindi di nutriente rimane ben poco.

Per questo motivo i nutrizionisti consigliano di fare attenzione alle patate e di non consumarne tante, perché non si ottiene un buon apporto di minerali e vitamine, sostanze fondamentali per il nostro benessere e per la salute del nostro organismo. Lasciamo le patate alle occasioni speciali e ai momenti in cui vogliamo osare.