Gelsomino: i segreti di questo meraviglioso fiore inebriante

Il gelsomino è una pianta che si fa notare perché cattura la nostra attenzione per mezzo di una fragranza alquanto inebriante. Attorno a lui sono nate tantissime leggende, segno che la sua presenza non passa sicuramente in sordina. La prima riguarda l’origine della pianta in Italia che pare sia legata alla figura di Cosimo I de Medici.

Il granduca lo coltivò nel suo giardino ma ne impedì la diffusione, forse perché voleva essere l’unico a godere del suo profumo o forse perché legato alla diceria dell’esoterismo che lo considerava una pianta capace di allontanare gli spiriti cattivi. In ogni caso, il suo giardiniere gli rubò una talea per regalarla alla sua fidanzata. La ragazza la piantò e ne generò un’infinità di piante che si diffusero a macchia d’olio. Le piante di gelsomino oggi presenti sul suolo italico pare siano state generate proprio da quell’atto di altruismo e di amore incondizionato.

Infatti, se andiamo a leggere il significato del gelsomino nel linguaggio dei fiori questo simboleggia proprio l’amore, la purezza, la delicatezza nonché l’innata l’eleganza. In aromaterapia è usato come calmante e distendente sia per gli stati ansiogeni che per indurre il sonno. Per i nostri amici animali è velenoso se consumato in dose eccessive e in particolare la variante con i fiori gialli.

Come coltivare il gelsomino in maniera efficace

Il gelsomino è una pianta rampicante che deve essere messa a dimora insieme a dei sostegni. Per questo viene usata per decorare recinzioni, arcate o pareti. Richiede un terreno sempre umido per cui l’annaffiatura deve essere regolare e abbondante soprattutto nel periodo della fioritura. Mentre nel periodo di riposo invernale si può diminuire l’apporto idrico.

Se da una parte il gelsomino ama l’acqua dall’altra non sopporta i ristagni. Per la pianta sono un vero e proprio nemico da sconfiggere perché rischia di far marcire le radici. Un’altra accortezza di fondamentale importanza è lo spazio. Ogni radice ha bisogno di un certo quantitativo per svilupparsi per cui le piante non vanno sistemate troppo vicine.

La pianta preferisce essere messa a dimora in giardino così che possa crescere e svilupparsi in maniera del tutto libera e autonoma. Qualora tenessimo la pianta in vaso saremo costretti a sostituire il vaso ogni anno con uno più grande. Senza dimenticare il tipo di terriccio che predilige la pianta: una base drenante composta da sabbia, argilla espansa e terriccio universale o quello specifico per piante fiorite. Si trova a suo agio sia in una zona ombreggiata che in una soleggiata meglio se può vivere entrambe le situazioni.

Il gelsomino ha bisogno anche di essere ben concimato. Per questo i fioristi consigliano di fornire in maniera costante un contributo di azoto, potassio e fosforo. Un prodotto che può essere acquistato già pronto per essere utilizzato nelle giuste dosi. Inoltre, in primavera e in estate ha bisogno anche di altri minerali che favoriscono l’assorbimento di acqua e lo sviluppo della pianta, ovvero rame, ferro e zinco. Il metodo più sicuro per procedere alla concimazione è quella di utilizzare un prodotto già pronto, in vendita nei negozi specializzati.