Allarme caldo in Italia: cosa sta succedendo e come prepararsi al peggio

Nell’ultimo periodo è scattato l’allarme caldo e siccità in Italia ancora prima che iniziasse l’estate. Cosa sta succedendo al clima? Le temperature sono sempre più alte e a peggiorare lo scenario è che mancano completamente le piogge. Le cause, come ben sappiamo, sono molteplici ma fra tutte spicca l’inquinamento atmosferico.

Sono trascorsi più di 20 anni da quando è stato lanciato il primo grido di allarme caldo da parte della squadra scientifica internazionale ma solo ora, quando la situazione è quasi irrecuperabile, si avviano i primi provvedimenti per evitare il peggio. I pessimisti dicono che è troppo tardi ma la maggior parte della comunità scientifica è unanime nel sostenere che abbiamo ancora tempo per recuperare.

Cosa dobbiamo fare? Le misure prese dai Governi mondiali sono piuttosto blande e non aiutano a risolvere il problema. Tocca a noi: il nostro contributo può rivelarsi essenziale. Dobbiamo adottare dei comportamenti volti al rispetto della natura e cercare, nel nostro piccolo, nel limitare i danni.

Se tutti noi ponessimo massima attenzione sui comportamenti ,i risultati sarebbero sorprendenti. Basterebbe una maggiore consapevolezza per favorire la ripresa del clima ed eliminare il problema, almeno in parte. Le nostri voci e i nostri atteggiamenti possono favorire in maniera speculare anche i provvedimenti governativi che vedendo un crescente interesse per il rispetto della natura potrebbe adottare delle norme più restrittive verso chi inquina.

Cosa sta succedendo e perché è stato lanciato l’allarme caldo in Italia?

Un’ondata di calore prolungata sta bruciando l’Italia e le condizioni di siccità si sono intensificate e non accennano a fermarsi. Si tratta dei cosiddetti effetti collaterali dovuti al cambiamento climatico. Le correnti di aria più fresca come l’anticiclone delle Azzorre fatica a lambire le nostre coste rimanendo segregato nelle isole portoghesi.

Mancano dunque le piogge e ciò favorisce l’innalzamento delle temperature. Gli animali faticano a trovare delle pozze d’acqua in cui abbeverarsi mentre le zanzare, le cavallette e altri insetti infestanti prolificano presentando delle vere e proprie invasioni. Visto così il panorama appare apocalittico e ciò che è peggio è che non accenna a migliorare.

Il caldo anomalo crea problemi anche a livello metabolico in quanto avvia dei meccanismi di difesa da parte del nostro organismo. L’eccessiva sudorazione può causare dermatiti anche piuttosto fastidiose, nonché abbassare i livelli di pressione arteriosa che innestano problemi di mancamenti o stanchezza mentale e fisica. Possiamo anche vivere situazioni di perenne mal di testa, cefalee ed emicranie provocate dalla disidratazione.

Come fare a evitare il peggio?

I consigli dati dai medici sono quelli classici di non uscire nelle ore più calde e di bere molta acqua. Ma ciò non è più sufficiente per combattere l’allarme caldo in Italia. Dobbiamo attivare fin da subito dei comportamenti responsabili per ridurre l’inquinamento atmosferico. Limitiamo l’uso dell’auto alle occasioni strettamente necessarie.

Non acquistiamo prodotti inquinanti o realizzati con elementi tossici e gettiamo l’immondizia nella differenziata. Facciamo attenzione a non consumare acqua come se fosse un bene inestinguibile: al momento scarseggiano anche le risorse idriche. Infine, cambiamo atteggiamento ragionando in termini di sostenibilità e rispetto ambientale.