Mangiare troppo sale può provocare morte precoce: lo studio

Come ben sappiamo il sale è un condimento importante, che ci aiuta in cucina e che aiuta anche in parte il nostro organismo. Di solito quando quando cuciniamo tendiamo a metterne troppo perché da sapore, c’è da sapere però che non bisogna esagerare. Oggi però vedremo perché è fondamentale non abusarne.

Mangiare troppo sale può provocare morte precoce: lo studio

Il sodio è una parte sostanziale della nostra alimentazione poiché è un elettrolita, ossia è la soluzione per mantenere l’omeostasi nel corpo. In più, è stato comprovato che questo minerale permette a molte funzioni corporee di procedere in modo regolare e costante. Quando mangiamo qualcosa ricco di sodio, quest’ultimo può originare la sensazione di secchezza della bocca e persino accrescere l’intensità della sete.

La ragione di ciò ha a che fare con la necessità da parte del corpo di tenere il giusto rapporto sodio-acqua. Se mangi una notevole quantità di cibi salati in un solo pasto, è possibile che si possa verificare un aumento temporaneo dei livelli di pressione sanguigna. Questo perché gli alimenti ad elevato contenuto di sodio possono far scorrere un volume più numeroso di sangue attraverso i vasi sanguigni e le arterie.

Però, questa fluttuazione dei livelli avviene in tutte le persone dopo che ingeriscono un pasto carico di sale. Ma è stato comprovato come il consumo regolare di pasti ricchi di sodio può generare un’alta pressione sanguigna o ipertensione, quindi è bene tenere sotto controllo l’assunzione di cibi salati. Un possibile effetto a lungo termine del consumo di troppo sodio è un accrescimento del rischio di malattie cardiache.

Aumenta la pressione

Ci sono prove bastanti per rammentare che un’elevata assunzione di sale provoca un aumento dei livelli di pressione sanguigna e, quindi, causa un restringimento dei vasi sanguigni e delle arterie. Di conseguenza, questo potrebbe portare, a sua volta, ad un aumento del rischio di malattie cardiache e persino di morte prematura.

Lo studio ci dice che il 70% dell’assunzione di sodio nelle popolazioni occidentali proviene da cibi lavorati e processati, con l’8-20% derivante dal sale aggiunto a tavola. Confrontandoli a coloro che non hanno mai o raramente aggiunto sale, coloro che hanno sempre condito il cibo avevano un rischio maggiore del 28% di morire precocemente.

All’età di 50 anni, uomini e donne che univanosempre il sale avevano un’aspettativa di vita inferiore di 2,3 anni e 1,5 anni. Quindi ecco i dati che dovrebbero farci riflettere sull’uso eccessivo di sale nella nostra vita.