Raponzolo: ecco tutti i segreti di questa maestosa erba selvatica

Il raponzolo, conosciuto anche come raperonzolo di prato, è un’erba selvatica che cresce in modo spontaneo. Puoi trovarla facilmente ai margini di strade o campi, in montagna e nei boschi di tutta la penisola, Sardegna e Sicilia escluse. Si tratta di una pianta erbacea che può essere utilizzata a scopo culinario o medicinale.

Raponzolo: una maestosa erba selvatica

Appartenente alla famiglia delle Campanulacee, il raponzolo o Campanula rapunculus è un ortaggio selvatico che fa parte delle innumerevoli specie di Campanula. Proprio i suoi fiori particolari, blu o lilla, a forma di campanella hanno ispirato il nome di queste piante che crescono spontanee. Il suo secondo nome, rapunculus, deriva dalla somiglianza con la rapa e dall’utilizzo in cucina delle sue radici fin dai tempi antichi.

È noto anche come ortaggio dei poveri, perché oltre ai fiori e alle foglie, offre ai contadini le sue radici. Il raponzolo, infatti, può essere coltivato come ortaggio, grazie al suo sapore leggermente piccante e dolciastro e ai suoi ricchi nutrienti, tra cui fibre e vitamina C. Non tutti sanno che un tempo veniva usato sotto forma di decotto per fare gargarismi, per via delle sue sorprendenti proprietà antisettiche e antinfiammatorie.

Le varietà di raponzolo in Italia

Il raponzolo è diffuso in tutta Italia, fatta eccezione per le zone insulari. Cresce in maniera spontanea nei terreni freschi e calcarei, dove non si formano ristagni d’acqua. Di questa pianta erbacea esistono tre varietà:

  • Raponzolo di prato: lo riconosci dai tipici fiori. Questa pianta ha fiori, foglie e radici commestibili.
  • Raponzolo di roccia: il suo nome botanico è Phisoplexys comosa, capace di abbellire le rupi verticali con i suoi fiori particolarmente vistosi.
  • Raponzolo alpino: una fra le rare piante presenti sulle Alpi che produce fiori particolari.

La semina del raponzolo

Potrai trovare facilmente i suoi semi nei negozi specializzati. Sono semi molto piccoli, per questa ragione ti converrà mischiarli con della sabbia fine. Così facendo, ti sarà più facile distribuirli in maniera uniforme ed eviterai che i semini cadano troppo vicini nel suolo. L’ideale sarebbe fare dei piccoli solchi nel terreno, distanti circa 25 cm gli uni dagli altri, dove adagiare i semi. Coprili poi con poco terriccio. Il terreno più adatto alla coltura del raponzolo dovrà essere fertile, fresco e lavorato molto bene.

Per crescere sana e rigogliosa, questa pianta ha bisogno di una buona esposizione alla luce, ma non troppo a contatto diretto con i raggi solari. Se eseguirai la semina nei mesi di marzo e aprile, dovrai aspettare settembre per la raccolta. Se seminerai il raponzolo a primavera avanzata, maggio-giugno, raccoglierai l’ortaggio tra l’autunno inoltrato e l’inizio inverno.