Cucinare la pasta, ecco gli errori più comuni, da evitare assolutamente

Elemento indispensabile nella dieta di milioni di persone, e non solo in Italia, nazione che secondo moltisismi ha dato i natali a questo importante alimento, costituito, senza molte sorprese, da tipi di farina, generalmente di grano, costituito in numerose preparazioni ed in innumerevoli forme. Cucinare la pasta rappresenta il vero e proprio ABC delle esperienze culiarie “di base”, elemento che spesso porta un netto contrasto tra la preparazione “giusta” e quella sbagliata. Nonostante ciò diversi studi hanno evidenziato che cucinare la pasta spesso non è qualcosa di così scontato ma che al contrario si rivela un’azione spesso contraddistinta da errori, anche molto comuni.

In alcuni casi si tratta di metodologie sbagliate di cottura, in altre di condizioni magari non conosciute che influenzano anche l’apparato nutrizionale dell’alimento.

Quali sono gli errori comuni legati alla preparazione e quindi cottura della pasta? Ecco i più rilevanti ma anche forse i più insospettabili.

Cucinare la pasta, ecco gli errori più comuni, da evitare assolutamente

Cucinare la pasta ecco gli errori più comuni

Uno dei più comuni e relativo al “post” cottura, sono in molti a portare la pasta appena cottao sotto l’acqua corrente come a “sciacquarla” anche se è un elemento sconsigliato perchè si riduce in maniera spesso eccessiva la struttura di amido presente sulla superficie, rendendola meno nutriente e quindi anche meno “utile” per l’organismo,

Altra abitudine è quella di “improvvisare” quando si aggiunge il sale, quasi sempre si tiene conto della nomenclatura “qb” ovvero, “quanto basta”, che evidenzia anche una certa volontarietà di ” spaziare ” tra le dosi preferite (il gusto e la consistenza della pasta, così come il marchio restano fattori soggettivi). A voler essere precisi però la quantità di sale “giusta” di sale, indifferentemente tra grosso e fino, è di circa 6-7 grammi per ogni etto di pasta, considerata sufficiente come dose a mantenere un senso di sapidità sufficiente, senza eccedere.

Errore comunissimo è quello di scolare la pasta nel lavandino (va fatto quando è al dente, così da permettere poi di unirsi in modo corretto con il condimento). Gettare l’acqua della pasta che è molto utile, è sbagliato anche per una questione di gusto, avendo acquisito il sapore giusto: il procedimento corretto per la pastasciutta prevede di utilizzare per saltarla almeno un minuto sul fuoco.

Infine non utilizzare sufficiente acqua, meglio sempre abbondare piuttosto che “star stretti”, la pasta ha bisogno di esattamente 1 litro per ogni cento grammi di prodotto in modo da cuocersi in maniera regolare ed omogenea.