Pensione di reversibilità 2024, cos’è, novità, a chi spetta

Il tema pensione  è da sempre a dir poco “caldo” e di constate aggiornamento effettivo, in modo specifico questo perchè in Italia, come in altre nazioni europee il sistema pensionistico necessita di nuove strutture e metodologie, oppure una pensante modifica di quelle già in vigore. In Italia esiste tra le altre la Pensione di reversibilità che spesso viene abbastanza ignorata pur rappresentando una parte importante, confermata ovviamente anche per il 2024, è stata nuovamente leggermente modificata dall’esecutivo.

Le novità vanno ricercate nella metodologia ed ovviamente il tema principale è relativo a chi avrà diritto ad acquisire la pensione di reversibilità.

E’ bene partire dal principio ossia che cos’è la pensione in questione e chi può prenderla, ossia chi ne ha formalmente diritto.

Pensione di reversibilità 2024, cos’è, novità, a chi spetta

Pensione di reversibilità

Secondo lo Stato italiano la pensione di reversibilità è una forma di supporto pensionistico devoluto ai familiari di un pensionato (o di un lavoratore) deceduto. L’importo sviluppato è ovviamente soggetto a diverse condizioni e casistiche.

Emessa e calcolata dall’INPS come la maggior parte delle pensioni, anche quella di reversibilità viene divisa in “casi” e tipologie, nello specifico la pensione di reversibilità si applica in toto se il deceduto è un pensionato, mentre si parla di pensione indiretta, se il deceduto è un assicurato. Il primo caso ovviamente fa riferimento ai trattamenti pensionistici legati ai contributi versati dal defunto qualora questi risultino effettivamente sufficienti, al momento di quando era ancora in vita, a corrispondere ad una pensione.

Si applica invece la pensione indiretta in caso di 15 anni di anzianità assicurativa e contributiva o in alternativa 5 anni di anzianità assicurativa e contributiva di cui almeno 3 anni nel quinquennio precedente la data del decesso.

Per ottenere la pensione “piena” da parte dei familiari (ossia moglie e figli) è necessario che siano effettivamente riconosciuti il coniuge (non è importante la durata del matrimonio, anche un solo giorno di matrimonio è sufficiente per ottenere il diritto) ed almeno due figli, mentre se il soggetto non era sposato ed aveva un solo figlio viene corrisposto solo il 60 % della pensione, in caso di coniuge e  un figlio, l’80 %. Se il soggetto non era sposato per ottenere il 100 % viene eventualmente corrisposto dai 3 figli in poi che va ad accumularsi con i redditi del soggetto beneficiario.

Anche sulla pensione di reversibilità scattano le riduzioni se l’importo supera di almeno 3 volte il trattamento minimo (che in corrispondenza del 2024 dovrebbero essere di 598,61), che partono dal 25 %.