L’Intelligenza Artificiale (IA) è già da tempo al centro dell’attenzione, considerata da molti come la più grande innovazione del nostro tempo. Oltre a rivoluzionare il panorama tecnologico, l’IA sta infatti emergendo come un fattore chiave che influenza anche i mercati finanziari globali, tra importanti opportunità di sviluppo e possibili ricadute negative a livello lavorativo e sociale. In realtà, la sua diffusione potrebbe, secondo molti esperti, avere un impatto molto positivo, trasformando radicalmente l’efficienza dei processi aziendali e l’esperienza dei consumatori.
Lo sviluppo dell’IA: opportunità e rischi
Lo sviluppo e la diffusione delle intelligenze artificiali ha aperto un dibattito sempre più acceso, che coinvolge coloro che considerano l’evoluzione tecnologica un bene e chi, invece, ha paura di un possibile impatto negativo su molti aspetti della nostra vita. Da un punto di vista prettamente economico, diversi studi accademici suggeriscono, per esempio, un aumento della produttività fino al 7%, paragonabile a quanto normalmente si registra in quasi un decennio, al quale potrebbe fare da contraltare qualche dato più preoccupante.
Una delle questioni cruciali è quella che riguarda l’occupazione. Mentre alcune stime indicano una possibile riduzione della durata media della giornata lavorativa fino al 63%, secondo il “Future of Jobs Report 2023” del World Economic Forum il 34% di tutte le attività aziendali sarà gestito da macchine. L’automazione di compiti ripetitivi potrebbe causare un’ingente perdita di posti di lavoro, ma al tempo stesso liberare tempo per attività più creative, sottolineando la necessità di adattabilità da parte dei lavoratori stessi.
Le implicazioni economiche di questa rivoluzione tecnologica non sono dunque ancora chiare, poiché la definizione tradizionale del Prodotto Interno Lordo (PIL) potrebbe non riflettere completamente i cambiamenti in atto. La riduzione del tempo lavorativo potrebbe infatti non essere adeguatamente rappresentata, a fronte di un’economia che, invece, ha sempre dimostrato durante la storia delle rivoluzioni tecnologiche passate di sapersi ben adattare alle novità.
L’impatto dell’IA sull’economia
Se volessimo ipotizzare il possibile impatto dell’intelligenza artificiale sull’economia, potremmo partire da ciò che è accaduto nel corso della storia, guardando per esempio ad alcune delle innovazioni più dirompenti, come la catena di montaggio di Henry Ford. All’epoca considerata come nemica dei lavoratori, ai quali avrebbe tolto posto e retribuzione, quella tecnologia ha infatti temporaneamente ridotto l’occupazione, ma ha anche guidato un aumento della domanda grazie all’accessibilità di prodotti migliorata. Allo stesso modo, l’IA si sta già rivelando decisiva per garantire una maggiore efficienza su più livelli: se prendiamo come riferimento le piattaforme che si occupano di servizi digitali, infatti, possiamo notare come l’uso dell’IA stia cambiando radicalmente l’offerta e l’esperienza degli utenti.
Nel campo dell’intrattenimento e dei giochi online, per esempio, questi sistemi stanno favorendo da un lato lo sviluppo di migliori soluzioni di svago, come nel caso della creazione di slot machine più efficienti e caratterizzate da un maggior numero di funzionalità e opportunità di vincita, come le ormai famose megaways che tanto successo stanno avendo su piattaforme e app specializzate, ma dall’altro stanno permettendo anche di personalizzare sempre più le proposte e di garantire livelli di sicurezza più elevati nella gestione dei dati personali e delle transazioni monetarie.
Sia le aziende che i consumatori possono dunque trarre vantaggio dal cambiamento, a patto di governare correttamente quest’ultimo.
IA e possibili problematiche sociali
L’uso dell’IA non è esente da rischi, per questo motivo è opportuno sin da subito adottare soluzioni e politiche volte a favorire una corretta implementazione di questa tecnologia. Una ricerca condotta da UBS Q-Series suggerisce che le riduzioni dei costi per le aziende potrebbero tradursi in prezzi più bassi, beneficiando i consumatori, tuttavia ciò potrebbe anche generare una forza deflattiva, con impatti sul concetto stesso di inflazione.
L’adozione dell’IA richiede inoltre considerevoli investimenti in chip, server e competenze nel campo della scienza dei dati e della programmazione, con il rischio di favorire maggiormente alcune categorie che beneficiano degli avanzamenti tecnologici contro coloro che invece potrebbero subire una diminuzione di reddito e status.
Infine, emergono complessi problemi etici e legali, da combattere e prevenire con regolamentazioni rapide in diverse aree di applicazione, compresi aspetti antitrust, privacy, rapporti di lavoro e relazioni internazionali.
L’IA rappresenta insomma una rivoluzione destinata a cambiare società ed economia, ma le incognite persistono a livello macro e individuale. Nel contesto degli investimenti, il settore tecnologico, sebbene abbia registrato ottime performance, è soggetto a un monitoraggio attento, con la consapevolezza che il futuro sarà modellato dall’adattabilità delle società e dalla capacità di risolvere le sfide più pressanti dell’attualità.