Nuove strategie americane in Siria.

Le truppe americane presenti in Siria si allontaneranno dal confine Turco, perchè attuerà presto un operazione militare studiata da tempo.

Notizia data al telefono dal presidente americano Donald Trump, al suo omologo turco Erdogan.

L’ONU dichiara di prepararsi al peggio.

Il presidente americano sceglie di ritirare i soldati in missione da oltre tre anni, sostiene anche che combatteranno in prima linea per vincere, non per battaglie ridicole e infinite.

Queste sono le parole del presidente americano Trump, rilasciate con un tweet.

La zona cuscinetto, pattugliata da USA e Turchia dallo scorso 4 ottobre, è stata  sostenuta dagli USA per combattere l’ISIS.

Erdogan conferma il  ritiro dei militari americani dal nord della Siria.

Il presidente turco farà visita negli stati uniti al presidente americano Trump, per fare il punto della situazione in Siria e sull’acquisto dei jet da guerra.

Gli USA hanno ancora più di 1000 militari in zona, ma a questo punto saranno molto presto a casa.

Su questo proposito, Erdogan, annuncia la creazione di nuove città e villaggi dove inserire milioni di rifugiati di guerra.

La decisione del presidente turco, e l’insistenza degli USA si sono intensificati in seguito alle sconfitte ad Instanbul e Ankara nelle scorse elezioni.

E’ il momento di sfilarci da guerre ridicole e infinite, combatteremo dove ci sarà anche beneficio per noi, è ora di portare i nostri soldati a casa.

Sono queste le dichiarazioni del presidente Trump, subito dopo la telefonata con il presidente turco.

Decisione che crea sconforto, il senatore Lindsay Graham chiede a Trump di tornare sui suoi passi e di non lasciare la Siria, definendo cosi poi un “disastro annunciato”.

Erdogan, dopo la telefonata con Trump, dichiara che sono pronti ad entrare in Siria, anche senza il forte aiuto americano.

Interviene anche l’UE, sostenendo che questo conflitto non può essere militare, ma deve passare ad una transazione di livello politico.