Manovra, Il Senato dice si alla fiducia al maxiemendamento

Il Senato ha deciso di dare il suo consenso alla fiducia sulla legge di bilancio con 166 si e 128 no. Al termine della votazione si è svolto il Consiglio dei ministri presieduto dal premier Giuseppe Conte il quale ha approvato la nota di aggiornamento al bilancio che successivamente sarà votata dall’aula di Palazzo Madama.

Assenti i senatori del M5s Cataldo Mininno, Lello Ciampolillo, Primo Di Nicola, e Mario Michele Guarrusso che non hanno partecipato. Lo stesso Di Nicola ha affermato di non voler dare il suo voto in caso di assenza nella legge di bilancio delle misure previste nel suo emendamento inerenti agli interventi urgenti per la messa in sicurezza e l’adeguamento delle scuole a più alto rischio sismico, ossia quelle sprovviste dei necessari servizi per la sicurezza. Inoltre, Di Nicola ha aggiunto di aver fatto anche un appello al premier Conte che però si è dimostrato sordo alle sue richieste.

Il via libera è giunto al termine di una giornata irrefrenabile nella quale Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento, ha domandato il voto di fiducia.

Quest’ultimo è giunto subito dopo che l’esecutivo ha ascoltato le modifiche richieste dalla Ragioneria Generale dello Stato e ha fatto chiarezza delle inammissibilità ordinate dalla presidente del Senato Casellati.

La ragione alla base di quanto accaduto, è la decisione della presidente Casellati di rendere inappropriati 15 emendamenti, incluso quello riguardante la cannabis light proposto da due senatori M5s.

Fra i rilievi presentati alla Ragioneria generale dello Stato, sono settanta quelli esposti al maxiemendamento, fra cui la sospensione del reddito di cittadinanza in caso di lavori brevi.