Brexit, l’addio anche all’Erasmus

La questione Brexit, innalza molte polemiche.

Anche molti problemi causati a chi si è trasferito per lavoro, o per studiare.

Infatti, le ultime news trattano del blocco Erasmus in Gran Bretagna.

Il paese britannico quindi, esce dal programma di studio tra studenti europei.

Questa decisione, ha scatenato una netta protesta sui socialmedia, da parte degli studenti accademici del Regno Unito.

Si, purtroppo la Camera dei Comuni, dice ufficialmente addio all’Erasmus.

L’Erasmus è un programma che tratta dello scambio degli studenti europei in altri paesi, alternando studio e talvolta, anche lavoro.

Programma molto ambito e apprezzato da tutti gli studenti, da molte generazioni.

I Parlamentari del Regno Unito, hanno votato mercoledì sera contro l’Erasmus.

Ci sono stati 344 voti contrari, e 254 voti a favore, è infatti stata bocciata la clausola 10  presentata dai liberal democratici.

Clausola che avrebbe obbligato il governo ad aprire negoziati e mantenere la partecipazione al  programma di scambio studenti.

Ma è una scelta definitiva?

Non sembrerebbe così, il sottosegretario per l’Università e ricerca ha rassicurato:

<il voto della Camera, non mette fine o impedisce al Regno Unito di partecipare all’Erasmus Plus>.

Il sottosegretario Chris Skidmore, da grande valore a questi scambi internazionali di studenti, ed è molto deluso dalla decisione della Camera.

Quello dello scambio studenti, è sempre stata una preoccupazione, per quanto riguarda l’uscita della Gran Bretagna dall’UE.

La misura Brexit, comprendeva anche il programma Erasmus Plus, Orizzonte 2020, e le politiche agricole e regionali.

Insomma, questo programma di scambio studenti, è al quanto fondamentale anche per la crescita personale dello studente.

Ci sono stati riscontri spesso molto positivi sia da chi ospita, e da chi viene ospitato.

Cambiare paese per studiare, significa ampliare il bagaglio culturale, ma anche conoscere altre culture, altri modi di pensare, ma sopratutto altre persone, gente nuova con cui magari si resta in contatto anche dopo il programma.

Quindi, non è detta l’ultima parola per il programma di studio per studenti europei.