Pensione 2020, chi può lasciare il lavoro e come

Dopo la tanto dibattuta quota 100, trapela una nuova ipotesi: pensionamento con 64 anni di età e 38 anni di contributi, la cosiddetta quota 102, che sta preoccupando non poco. Dal Ministero del Lavoro specificano che solo dopo l’intesa con le parti sociali si potranno valutare ipotesi per il superamento della legge Fornero sostenibili per la finanza pubblica.

Tuttavia, il superamento di quota 100 è necessario per due motivi: i costi insostenibili di quota 100 per le casse dello stato, ma visto le condizioni attuali con la fine della sperimentazione dal 2022 vi sarà un aumento in maniera molto graduali delle condizioni di età.

A tal proposito, i tecnici del governo starebbero pensando ad una nuova proposta, la quota 102, con meno oneri per le finanze pubbliche con un complessivo ammontare di 2,5 miliardi di euro l’anno per le spese previdenziali.

Tuttavia da parte delle parti sociali si riscontra un netto distacco riguardo l’ipotesi di aumento dell’età pensionabile, come quello di unire alla riforma il ricalcolo contributivo dell’intero percorso lavorativo.

Secondo quanto affermato dal segretario confederale Ignazio Ganga, la Cisl è totalmente in disaccordo per quanto riguarda il merito e il modo, Roberto Ghiselli della Cgil dichiara di come il tema della pensione anticipata vista come opportunità de facto risulterebbe esclusa per la platea più debole dl mercato del lavoro.