“Locke & Key”, la serie tv tratta dai fumetti di Hill e Rodriguez è disponibile da febbraio su Netflix

Dopo il primo trailer rilasciato a gennaio, la serie tv “Locke & Key” – tratta dalla serie a fumetti di Joe Hill e Gabriel Rodriguez– è finalmente disponibile su Netflix

“Rendell Locke è morto”. È con questa notizia, data al telefono, che la serie ha inizio. Tre mesi dopo, Nina Locke – la moglie del defunto Rendell – insieme ai suoi tre figli Tyler, Kinsey e Bode sono  in macchina e stanno dicendo addio a  Seattle per trasferirsi a Lovecraft in Massachusetts, nella casa dei loro antenati: la Keyhouse. Ad attenderli c’è lo zio Duncan Locke, il quale mostra loro l’intera dimora.  “Mi sembra la casa di Norman Bates!”, esclama Tyler appena la vede. E questo non è di certo di buon auspicio, dato che Norman Bates è il celebre protagonista del film Psyco. 

“Mi dica la verità sulla Keyhouse” 

Quando Rendell Locke sta per essere ucciso da un colpo di pistola, le ultime parole che sente sono quelle di un ragazzo che gli chiede la verità sulla casa delle chiavi, la Keyhouse appunto. Cosa si nasconde lì dentro? Il figlio più piccolo dei Locke, Bode, scatta una foto dopo aver sentito una voce provenire da un pozzo che circoscrive la casa. La voce dice di chiamarsi Eco (come la ninfa innamorata di Narciso). “La tua casa è piena di chiavi sorprendenti. Una di loro ti permette di uscire dal tuo corpo e di diventare un fantasma. Con un’altra potrai cambiare aspetto. La migliore è la chiave che ti porta ovunque tu voglia nel mondo, se saprai come usarla. È una chiave d’oro, con sei cerchi adiacenti”, gli racconta. Ma come può trovarle? Eco gli suggerisce di ascoltare, poiché loro bisbigliano e comunicano soltanto con le persone che ritengono speciali, come lui. Ma non dovrà parlare con nessuno delle visite alla sua Eco nel pozzo, perché qualcuno potrebbe preoccuparsi. 

“Per attraversare una porta, devi averla vista”

Subito dopo, Bode, sente dei bisbigli e trova dapprima una chiave nel bracciale della sorella, poi un’altra nel lavandino della cucina. Si reca immediatamente da Eco e le dice che, se lui avesse dei superpoteri, vorrebbe parlare con il padre. “La morte non rappresenta la fine, la tua famiglia potrà rivedere il tuo papà” e così, Eco, invita il bambino a mostrare la chiave alla madre. “Per attraversare una porta, devi averla vista”.

Lo specchio e la chiave di nuova dimensione

Bode non fa neanche in tempo a mostrare alla madre la nuova dimensione che si prospetta al di là dello specchio in camera, che lei – rapita dalla meraviglia – lo attraversa, restandovi intrappolata. Per salvarla deve dare la chiave “Ogni dove” (in grado di aprire una porta verso qualunque luogo), ad Eco. “Dov’è andata?”, chiede disperatamente il bambino. “La chiave apre la porta della prigione interiore, perfetta per intrappolare i nemici”, dentro cui sono morti in parecchi perché scappare è complicato. In quel momento, Bode capisce di essere stato manipolato e corre a chiedere aiuto ai fratelli. Adesso è necessario riportare la mamma indietro. “Chiudi gli occhi e senti la mia voce”, suggerisce Tyler alla madre dopo aver attraversato lo specchio. Ora che sono tutti in salvo, Nina sembra non essere più la stessa di prima. Cosa succederà ora?