Siria, oltre un milione di sfollati in fuga.

Sale a un milione di sfollati il numero di civili siriani, per lo più donne e bambini, costretti alla fuga nel nord-ovest della Siria travolto dal conflitto in corso tra Turchia e governo siriano.
Sono state bombardate due scuole in una giornata sola. 25 bambini sono morti mentre erano ancora nei banchi di scuola.
La povera gente di questo posto, è nata sotto l’indifferenza di tutto il mondo, avvolti dal rumore assordante delle bombe, spari e fucili.
E’ una di quelle notizie che fa davvero male sia sentire, che scrivere. Notizia che non pu essere indifferente a tutti.

Le Nazioni Unite dicono di no alla proposta di cessazione del fuoco.  In quella zona ci sono, infatti, centinaia di tendopoli per sfollati interni, e ora che le azioni militari si stanno intensificando nella zona, queste famiglie sono in condizioni di grande vulnerabilità.

Ora quattordici ministri degli Esteri hanno firmato un appello per chiedere di fermare la strage di civili a Idlib. Sono i capi delle diplomazie di Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Estonia, Belgio, Lituania, Spagna, Portogallo, Polonia, Svezia, Danimarca, Finlandia e Irlanda.

In Siria si aprono le propagande per l’apertura dell’aeroporto di Aleppo, specie per i voli per Damasco.

Siamo nell’era della comunicazione che buca la censura. Il resto del mondo vede le bombe, le vittime, i profughi, gli sfollati, le macerie e vede allo stesso tempo un governo che su quelle macerie si siede e canta vittoria. Vede, come se stesse assistendo a un film, aspettando i titoli di coda. Anche questo è un concetto difficile da scrivere.

Sarebbe una bella notizia se si stesse parlando di un Paese dove è cessato il fragore delle armi e tutti i criminali di guerra fossero stati consegnati al tribunale dell’Aia.

Purtroppo le guerre in Siria non sono spesso argomento di cronaca, tutti i morti sono maggiormente bambini. Tutte queste morti, queste stragi spesso rimangono indifferenti sotto gli occhi della gente.