Aggiornamento su CoronaVirus: numeri, contagi e novità del 28 Marzo 2020

Nuovi contagiati leggermente in calo. Cresce il numero delle vittime. Questo il bilancio di ieri emerso dal bollettino della protezione civile. Nello specifico i pazienti risultati positivi al tampone per il covid-19 sono stati 4.401 mentre l’altro ieri 4.492 che porta a 66.414 il numero totale al momento in Italia.

Sul fronte dei decessi ieri si è registrato il record da quando ha avuto inizio l’emergenza nel nostro paese: 969 in 24 ore per un totale di 9.134 vittime. Crescono i guariti anche se in modo lieve rispetto ai giorni scorsi: 589.

Coronavirus: i dati regione per regione

Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 23.895 in Lombardia, 9.361 in Emilia-Romagna, 6.648 in Veneto, 6.347 in Piemonte, 2.850 nelle Marche, 3.170 in Toscana, 2.060 in Liguria, 2.013 nel Lazio, 1.292 in Campania, 1.164 nella Provincia autonoma di Trento, 1.236 in Puglia, 1.027 in Friuli Venezia Giulia, 833 nella Provincia autonoma di Bolzano, 1.158 in Sicilia, 925 in Abruzzo, 824 in Umbria, 413 in Valle d’Aosta, 496 in Sardegna, 469 in Calabria, 147 in Basilicata e 86 in Molise.

A preoccupare sono anche possibili evoluzioni violente soprattutto al Sud Italia dove i supermercati sono già sotto scorta delle forze dell’ordine dopo che sui social sono iniziate a circolare proposte di iniziative violente nei confronti della grande distribuzione. Il rischio è che se la stretta dovesse prolungarsi e non si prendono iniziative immediate a sostegno della cittadinanza, a breve oltre alla diffusione del coronavirus ci sarà da gestire anche il problema dell’ordine pubblico.

Dopo i medici volontari, anche gli infermieri stanno rispondendo in maniera generosa e straordinaria alla richiesta dello stato di una task force da inviare nelle regioni più colpite. A fronte di 500 persone richieste, sono arrivate già oltre 3.500 domande, in particolare dal centro-sud.

Sul fronte scuola il ministro Azzolina ha ammesso che sarà prorogata la chiusura degli istituti anche oltre al 3 aprile invitando a continuare con la didattica a distanza che al momento sembra stia funzionando abbastanza bene.