“Allarme salmonella”: attenzione a questi alimenti, sono un colpo di grazia

La Salmonella è un genere di batteri responsabile di una delle infezioni gastrointestinali più comuni nei Paesi industrializzati. Il rischio di contrarre questa malattia è associato soprattutto all’ingestione di cibi contaminati durante la conservazione e la manipolazione. È l’agente batterico più comunemente isolato nelle infezioni trasmesse da alimenti soprattutto da uova e carne di maiale.

La salmonella è presente in natura con molte varianti ma le principali sono la “salmonella enteritidis” e la “salmonella typhimurium” che provocano due forme diverse di infezione, una forma tifoidee e una non tifoidee. Le prime portano alla febbre tifoide mentre la seconda porta ad intossicazioni alimentari.

Portatori di salmonella

I principali portatori di questa infezione sono animali selvatici, da compagnia o da allevamento, come polli, maiali, bovini, roditori, cani, gatti e pulcini. Questi eliminano con le feci la salmonella nell’ambiente esterno, contaminando gli alimenti da essi derivati, i mangimi e le acque.

Allarme salmonella”: attenzione a questi alimenti, sono un colpo di grazia

La trasmissione dell’infezione avviene per via oro-fecale, per l’ingestione di cibi o bevande contaminate. I veicoli principali di diffusione dell’infezione nell’uomo sono gli alimenti. Tra gli alimenti più pericolosi sono le uova crude, poco cotte e i suoi derivati, latte crudo e i derivati, carne e i propri derivati, soprattutto se poco cotti, salse e condimenti per insalate, preparati per dolci e creme, frutta e verdura contaminate durante il taglio.

Sintomi

Tra i sintomi di questa infezione ci possono essere febbre, crampi addominali, vomito, nausea, diarrea con feci liquide, con muco o sangue.  Può portare anche a forme più gravi che colpiscono ossa e meningi.

Prevenire la salmonella 

Per prevenirla bisogna lavare molto bene i cibi che si ingeriscono. È meglio non abusare di cibo crudo ma è meglio mangiarli cotti così da uccidere il batterio e non arrivare ad un intossicazione alimentare.