ISEE, cosa succede se non si dichiara tutto? Ecco cosa si rischia

L’ ISEE è l’acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente e serve per valutare e confrontare la situazione economica delle famiglie.

Questa domanda viene fatta per ottenere delle agevolazioni che vanno in base alla situazione economica del nucleo familiare del richiedente.

Innanzitutto per compilare l’ISEE, servono i documenti di identità e i codici fiscali di tutta la famiglia, lo stato di famiglia che mostra qual è la situazione relativa ai componenti del nucleo famigliare aggiornata. Serve poipresentare la dichiarazione dei redditi di ogni componente della famiglia e il contratto di affitto, se c’è. Bisogna disporre poi degli estratti conti della banche e i patrimoni posseduti da tutti i componenti del nucleo famigliare.

ISEE, cosa succede se non si dichiara tutto? Ecco cosa si rischia

Chi omette alcuni possedimenti o altri patrimoni sono previste sanzioni pecuniarie. La legge prevede, infatti, che per chiunque presenti dichiarazioni non veritiere, di qualsiasi membro della famiglia è soggetto ad una sanzione amministrativa che prevede il pagamento del triplo rispetto a quella percepita.

Il calcolo dell’Isee, appunto serve per verificare lo stato della ricchezza delle famiglie italiane per concedere o meno al agevolazioni fiscali, bonus, aiuti per chi ne ha bisogno o è in difficoltà economica. Quindi affinché la cosa risulti veritiera bisogna presentare tutto.

Se non si dichiara nell’Isee il conto corrente si rischia una sanzione tre volte l’agevolazione ricevuta e la sanzione può compresa tra 5.164 euro e 25.822 euro. Non è considerata reato penale l’omissione di dichiarazioni conformi del proprio patrimonio ai fini Isee.

Come richiederlo

Per richiederlo online bisogna andare nel sito dell’INPS e selezionare entra in my INPS. Si deve entrare con lo spid o con altre credenziali. Accedere poi all’area personale e cercare ISEE. Andare su ISEE precompilato e cliccare su acquisizione e compilare con tutti i dati che vengono richiesti. Alla fine premere conferma e attesta.

Come rimediare 

Se si tratta di uno sbaglio, il richiedente può rimediare all’errore entro 10 giorni senza alcuna sanzione, con un’integrazione alla prima dichiarazione dei redditi presentata.