Ecco come liberare le piante dagli afidi: parla l’esperto

Anche chi ha iniziato da poco a “prendersi cura” di qualsiasi tipologia di pianta, avrà imparato a conoscere  fin da subito, o quasi, i numerosi fattori che possono compromettere la salute del nostro verde. Condizioni climatiche avverse, parassiti, funghi, batteri ed in generale “ospiti” sgraditi che inevitabilmente possono compromettere lo stato di salute della flora presente sul nostro balcone, terrazzo o semplice vaso. Gli afidi rappresentano qualcosa di “normale” da trovare sulle foglie e sui rami delle piante ma che possono altresì danneggiarla. Come sbarazzarsene in modo non estremo e sopratutto, non dannoso?

Ecco come liberare le piante dagli afidi: parla l’esperto

Si tratta di una forma di insetti di piccolissime dimensioni, di forma ovoidale. Solitamente si muovono e si nutrono in sciami mentre è raro vederli da soli. Ne esistono di varie colorazioni neri, verdi e gialli, o anche tendente all’arancione. Spesso prediligono le foglie, dove stazionano sulla “pagina inferiore” e possono essere sia molto fastidiosi ma anche pericolosi per la pianta, che può subire “infezioni” e danneggiamenti ad opera delle loro azioni di nutrimento. Gli afidi infatti (chiamati anche “pidocchi delle piante”) si nutrono della linfa presente nelle foglie, ossia il “sangue” dei vegetali e la loro azione che sviluppa una “melata” può sia attirare altri insetti che essere veicolo di malattie per il verde presente.

Sarebbe meglio prediligere metodologie per allontanare questi insetti di origine esclusivamente naturale come può essere la coltivazione diversificata: alcune piante infatti sprigionano un odore sgradito per questi insetti come la lavanda, la menta ma anche aglio e cipolla.

Per “tenerli” lontano è utile vaporizzare soluzioni basate sul sapone di Marsiglia (opportunamente diluito con acqua)  che risulta essere ottimo anche per “detergere” le foglie cosparse di melata. Eccellente anche l’Olio di neem, una forma di aficida completamente naturale.

Buona idea anche sviluppare infusi da vaporizzare a base di cipolla (bisogna far bollire 100 grammi di cipolle in almeno 10 litri di acqua) oppure utilizzando foglie di ortica.

afidi