Il sale grosso fa male al colesterolo? Ecco tutta la verità

Il sale grosso fa male al colesterolo poiché ne va a innalzare i valori nel sangue causando problematiche anche più pericolose. Il colesterolo alto nel sangue è un fattore di rischio per le malattie cardiache. È una delle principali cause di infarto e di altre malattie coronariche. In effetti, il colesterolo alto nel sangue può essere il principale fattore di rischio di mortalità nelle popolazioni occidentali.

Il ruolo della dieta sui lipidi ematici è ben noto, ma permangono discrepanze tra le varie raccomandazioni delle organizzazioni sanitarie e delle società scientifiche. Tali discrepanze vertono su quali alimenti dovrebbero essere consumati più o meno frequentemente per ottenere profili lipidici ematici ottimali.

Uno di questi alimenti è il sale. Esistono numerosi studi al riguardo che hanno indicato che un consumo eccessivo di sale aumenta i livelli circolanti di colesterolo LDL e trigliceridi e diminuisce i colesteroli HDL. Per questo motivo, molte persone ritengono che riducendo l’assunzione di sale si possa ridurre l’LDL-C e migliorare il profilo lipidico complessivo.

Il sale grosso fa male al colesterolo

Una persona media ha bisogno di 2-3 grammi di sale al giorno ma in tutto il mondo, pari a circa il 90% delle persone, consuma più sodio del necessario. L’OMS raccomanda di ridurre l’assunzione di sale a meno di 5 grammi al giorno, o a 3 grammi al giorno per le persone che soffrono di pressione alta.

Quanto sale viene assunto nella realtà? L’assunzione media è compresa tra 10 e 12 grammi al giorno. Il rischio è maggiore per le persone che soffrono di pressione alta, malattie cardiache, diabete o malattie renali. In particolare, il sale grosso è quello più pericoloso perché non rende l’idea dell’effettivo consumo.

In alcuni studi, ai partecipanti sono stati somministrati apporti di sodio superiori a 5 grammi al giorno, mentre in altri sono stati somministrati apporti inferiori a 3 grammi al giorno. Studi di meta-analisi più recenti hanno dimostrato che l’assunzione di sodio tra i 3 e i 5 grammi al giorno non è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. I risultati di questi studi erano piuttosto vari e spesso contraddittori. E quindi, come dobbiamo comportarci?

Un grande studio a lungo termine ha dimostrato che il colesterolo alimentare ha un effetto minimo sul colesterolo nel sangue. Questo studio ha seguito più di 100.000 persone per oltre 10 anni. Ha concluso che le persone la cui dieta conteneva elevate quantità di colesterolo non presentavano livelli più elevati di colesterolo nel sangue. I risultati di questo studio sono stati confermati da altri studi.

Il sale e la pressione arteriosa

La pressione arteriosa può essere influenzata dall’assunzione di sodio. Uno studio ha rilevato che la riduzione del sodio riduce la pressione arteriosa di circa 2 mmHg di sistolica e 0,5 mmHg di diastolica. È stato dimostrato che le diete sane con riduzione del sodio e aumento del potassio hanno un effetto modesto sulla pressione sanguigna. Questa riduzione dell’apporto di sodio può essere ottenuta riducendo la quantità di sodio consumata negli alimenti, scegliendo cibi non salati (come frutta e verdura fresche) e utilizzando spezie ed erbe aromatiche per aggiungere sapore al posto del sale.