Qual è la chiesa con la spada nella roccia? Ecco la risposta

La leggendaria spada nella roccia, di solito associata alla leggenda di Re Artù, esiste per davvero. Non si trova però ad Avalon, ma in Italia, in Toscana: precisamente a San Galgano, in provincia di Siena. Il luogo include due punti di attrazione; la grande Abbazia con un’enorme chiesa senza tetto e l’eremo di Monte Siepi dove, secondo la leggenda, San Galgano si ritirò a vita eremitica nel 1170. Come simbolo di pace infisse la sua spada dentro la roccia, dove si trova ancora oggi.

La spada nella roccia

Vi sarà difficile lasciare questo luogo magico ma ve ne attende uno altrettanto affascinante. Nel suo interno c’è un sasso, con dentro una spada, proprio come la mitica Excalibur. L’Eremo di Montesiepi conserva questa reliquia e il suo mistero. Nella cappella, che viene anche chiamata la Rotonda proprio per la sua forma circolare, protetta da una teca di vetro, si trova appunto la mitica spada nella roccia. La teca protegge la spada dall’umana stupidità: qualche anno fa un “citrullo” credendo forse di essere l’incarnazione di Re Artù, ha tentato di estrarre la spada rompendola all’altezza dell’elsa.

Chi piantò la spada

Galgano Guidotti nato a Chiusdino nel 1150 circa, era un giovane violento, intento ad una vita di divertimenti e di piacere, finché non cambiò comportamento a seguito di due apparizioni di San Michele Arcangelo. L’apparizione del santo, aveva lo scopo di far di lui un Cavaliere di Dio. Fu protagonista di due visioni successive in cui l’arcangelo Michele gli indicò il suo percorso di vita. Da questo momento ebbe inizio un processo di conversione del giovane, che culminò durante un viaggio, dove Galgano affidandosi a Dio e al suo cavallo, venne condotto sulla collina di Montesiepi. Qui il cavallo si inginocchiò in riverenza a San Michele, Galgano scese a terra si sottomise e si convertì alle parole pronunciate dall’Arcangelo. Abbandonò la spada e la piantò nella roccia facendola diventare una croce. Così facendo, da strumento di morte diventò simbolo di pace e redenzione.

Montesiepi diventò meta di pellegrinaggio, erano in molti i fedeli desiderosi di parlare con il santo o di ricevere miracoli e guarigioni. La morte del Santo avvenne il 30 Novembre 1181, Galgano fu ritrovato inginocchiato davanti alla sua spada, in atto di preghiera. Quattro anni dopo la sua morte, Papa Lucio III lo proclamò santo.

Curiosità

Nel corso degli anni centinaia di persone cercarono di estrarre e rubare la spada. Nell’eremo è possibile vedere quelle che si crede siano le mani mummificate di un ladro. Si dice che nel tentativo di estrarre invano l’arma, fu sbranato da lupi selvaggi. La spada nella roccia fu considerata un falso per anni sebbene recenti studi abbiano dimostrato che il materiale, così come stile e forgia, possono risalire ad un periodo che va dal 1100 ai primi del 1200.